Il caso Gianluigi Donnarumma ha smosso un po' tutti. Chiunque segua il calcio ha voluto dare la proprio opinione e, interrogato sull'argomento, anche Dino Zoff ha detto la sua. L'ex portiere non si è detto stupito, ma comunque ha commentato con un filo di dispiacere la decisione di Gigio. Un commento anche su Mino Raiola, con cui ha avuto il primo contatto quando ha portato Pavel Nedved alla Lazio, non come agente, ma come traduttore. Ecco le parole di Zoff a "La Gazzetta dello Spot".
archivio2017
Zoff: “Donnarumma doveva rispettare i tifosi”
Sui procuratori: "Ho le mie idee, ma non voglio fare la morale. Il calcio di oggi è questo e non mi stupisco. Il procuratore ha fatto i propri interessi".
Cosa lo colpisce di più: "Considerato che giocatore, club e agente giocano il proprio ruolo in ogni trattativa, chi ci resta peggio sono i tifosi. Li capisco, la passione è una cosa importante e troppo spesso si tralascia questo aspetto. Dai diritti tv agli stadi, fino a tante altre cose, il tifoso resta sempre in secondo piano. Invece la passione è linfa per il calcio. Donnarumma doveva rispettarli di più, ma non solo lui".
Sul comportamento del Milan: "Forse avrebbe potuto gestire meglio le cose, muovendosi in anticipo. Essendoci stato un cambio di proprietà, però, non so quando la nuova dirigenza sia diventata operativa".
Sul fatto che Gigio ha solo 18 anni: "Finora ha fatto bene, dimostrando maturità e qualità superiori alla sua età. Posso solo dirgli di continuare così. Sarà importante la prossima stagione, quando dovrà metabolizzare questa situazione, concentrandosi sul campo".
Meglio in Italia o all'estero: "In ogni caso sarà in un club competitivo in cui potrà crescere e dimostrare il proprio valore".
Se sarebbe cambiato giocando ora: "Penso che sarei stato sempre me stesso, anche se il contesto è cambiato. Per me la guida è stata la famiglia, sono cresciuto nel rispetto delle regole. Contano le persone e i valori che hai".
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA