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A. Colombo: “Il grosso problema di Bonucci è psicologico”

Donato Bulfon

L'ex centrocampista del Milan, Angelo Colombo, ha detto la sua sul momento dei rossoneri e del suo capitano Leonardo Bonucci
01:00 min

Angelo Colombo, ex centrocampista del Milan, ai microfoni di MilanNews.it, ha parlato dei rossoneri dopo il pari contro la Fiorentina ed in particolare di Bonucci, Donnarumma e Calhanoglu.

Sul Milan di Gattuso: "Si è vista tantissima voglia, quello è indiscutibile, ma non basta. Ci sono numerosi aspetti in cui è possibile migliorare, perchè manca ancora il gioco, manca ancora l'amalgama tra i giocatori. Si è intravisto qualche miglioria. Sicuramente la vittoria nel derby ha fatto bene, però siamo un po' delusi, perchè al termine del girone d'andata ci si aspettava un Milan con un'altra classifica e un altro gioco. C'è ottimismo, più che certezza, con la speranza di vedere un po' più di risultati nel 2018".

Su Bonucci: "Credo che il problema di Bonucci sia psicologico. Sembra veramente un altro giocatore rispetto a quello visto nella Juventus. Il problema c'è, ed è grosso. Dovrebbe essere un leader. Va risolto, perchè è un giocatore che potrebbe essere determinante per trascinare i giovani, visto l'esperienza che ha. Non è l'unico problema del Milan, ovviamente. Tutti gli altri cosa fanno per aiutarlo? Anche questa potrebbe essere una domanda".

Su Donnarumma: "Sono sincero, mi sono davvero piaciute le sue dichiarazioni nel post partita, quando ha sottolineato che ha un contratto di 4 anni e che si trova benissimo al Milan. Ha appena compiuto 18 anni e deve prendersi le sue responsabilità. Lo sa, ma non deve mai dimenticarlo, di essere in una delle migliori società del mondo. Lui potrebbe davvero ripetere la storia del Milan nel futuro, per l'età, per la qualità che ha e per la considerazione che ha la società in lui".

Su Calhanoglu: "Il turco può essere la rivelazione del 2018, anche perchè noi lo conoscevamo come un giocatore molto tecnico. Di tutti gli acquisti nessuno è stato all'altezza, non abbiamo visto il Milan che tutti ci aspettavamo all'inizio. Adesso mi auguro che Gattuso, grazie alla mentalità che aveva da giocatore, riesca a trasmettere questa grinta e motivazione ai propri giocatori. Poi, certo, ci vuole la conoscenza calcistica, ma quella ce l'hanno perchè giocano da diversi anni. Se riuscisse in questo compito, si potrebbe solo migliorare".

 

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