Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha così parlato ai microfoni della Rai dopo la vittoria sul Milan in Coppa Italia: "Devo fare i complimenti ai ragazzi, domenica potrà essere il settimo scudetto, ma non è solo questo, ci sono anni di tante Coppe, le finali Champions, le Supercoppe. Siamo in un grande momento. E ricordiamo che non è scontato vincere tutti gli anni, in passato ci sono stati momenti difficili, sappiamo che il calcio è duro, spesso imprevedibile, quindi dobbiamo lavorare e dare sempre tutto".
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Allegri alla Rai: “Non siamo alla fine di un ciclo”. E litiga con Sconcerti
Su Higuain: "Ho fatto una scelta tecnica, sapevo che poteva darmi una mano da subentrato, mentre Mandzukic da subentrante è un disastro. Capisco che ci sia rimasto male, ma non dimentichiamo che lui ha dato una capocciata allo Scudetto a Milano".
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Sul ciclo bianconero e l'incomprensione con Sconcerti: "La Juventus deve sempre crescere. Quando sono arrivato, si aveva paura a passare il primo turno di Champions. Serve semplicità, come d'altronde è il calcio. Si attacca e si difende. Questo è il calcio. Non è solo teoria ma anche pratica. Sono cresciuto con Galeone che mi ha insegnato la semplicità. C'è chi spiega di calcio e chi parla di calcio (riferendosi a Sconcerti, ndr). Non si arriva mai al massimo, come non esistono le costruzioni perfette o finite, noi dobbiamo continuare a crescere. Non è la fine di un ciclo, mi piace allenare e l'anno prossimo ci sarà da combattere. Nel calcio ci sono mille cose impreviste, come nel Monopoli". E va via per protesta dopo un battibecco con lo stesso Mario Sconcerti.
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