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Allegri alla Rai: “Non siamo alla fine di un ciclo”. E litiga con Sconcerti

Massimiliano Allegri Juventus
Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha così parlato ai microfoni della Rai dopo la vittoria sul Milan in Coppa Italia

Donato Bulfon

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha così parlato ai microfoni della Rai dopo la vittoria sul Milan in Coppa Italia: "Devo fare i complimenti ai ragazzi, domenica potrà essere il settimo scudetto, ma non è solo questo, ci sono anni di tante Coppe, le finali Champions, le Supercoppe. Siamo in un grande momento. E ricordiamo che non è scontato vincere tutti gli anni, in passato ci sono stati momenti difficili, sappiamo che il calcio è duro, spesso imprevedibile, quindi dobbiamo lavorare e dare sempre tutto".

Su Higuain: "Ho fatto una scelta tecnica, sapevo che poteva darmi una mano da subentrato, mentre Mandzukic da subentrante è un disastro. Capisco che ci sia rimasto male, ma non dimentichiamo che lui ha dato una capocciata allo Scudetto a Milano".

Sul ciclo bianconero e l'incomprensione con Sconcerti: "La Juventus deve sempre crescere. Quando sono arrivato, si aveva paura a passare il primo turno di Champions. Serve semplicità, come d'altronde è il calcio. Si attacca e si difende. Questo è il calcio. Non è solo teoria ma anche pratica. Sono cresciuto con Galeone che mi ha insegnato la semplicità. C'è chi spiega di calcio e chi parla di calcio (riferendosi a Sconcerti, ndr). Non si arriva mai al massimo, come non esistono le costruzioni perfette o finite, noi dobbiamo continuare a crescere. Non è la fine di un ciclo, mi piace allenare e l'anno prossimo ci sarà da combattere. Nel calcio ci sono mille cose impreviste, come nel Monopoli". E va via per protesta dopo un battibecco con lo stesso Mario Sconcerti.

 

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