- Calciomercato
- Redazione
archivio2018
Arturo Lupoli, attaccante della Fermana, ha esordito tra i professionisti proprio con la maglia dell'Arsenal di Wenger. A tal proposito, il giocatore ha parlato a tuttomercatoweb.com: "Un ricordo straordinario. Esordii in prima squadra tra i campioni che avevano vinto la Premier League pochi mesi prima e fui accolto benissimo. Legai soprattutto con chi parlava italiano, quindi Vieira, Henry e Senderos. Dell'Arsenal mi porto dietro tutto: la prima volta in Premier, i primi gol, i consigli dei big, gli incoraggiamenti di Wenger".
Lupoli, che partita si aspetta domani?
"Mi aspetto una bella gara, che entrambe le squadre giocheranno a viso aperto. A differenza del Milan, l'Arsenal viene da una striscia negativa di risultati e avrà quindi tantissima voglia di riscattarsi. Certo, le assenze in attacco di Lacazette e Aubameyang saranno pesantissime, ma è vero anche che i Gunners ultimamente giocano quasi meglio in trasferta che in casa".
Quante possibilità ha il nuovo Milan di Gattuso di passare il turno?
"Il Milan può farcela secondo me, ma domani sinceramente spero in un pareggio. Sono milanista, ma non dimentico il mio passato all'Arsenal".
Cosa risponde a chi dice che l'era Wenger è ormai ai titoli di coda?
"Credevo che Wenger lasciasse già l'anno scorso. Dal 2007, quando me ne sono andato, all'Arsenal è cambiato tutto. Prima c'era un'ossatura di campioni, dopo si è cercato di aprire un nuovo ciclo con un nuovo stadio e tanti giovani. Wenger è sicuramente un pezzo di storia dell'Arsenal, ma a mio giudizio dovrebbe lasciare in maniera positiva. In ogni caso, anche se a fine anno non sarà più l'allenatore dei Gunners, resterà comunque legato al club".
Dopo tanto tempo, quanto si pente di non aver rinnovato con l'Arsenal?
"Non è stata la migliore decisione. Avevo appena vinto la Championship col Derby County e c'era la possibilità di rinnovare con l'Arsenal e tornare a Derby in prestito. Ho scelto la Fiorentina e, considerando come sono andate le cose, è chiaro che sarebbe stato meglio proseguire la mia avventura in Premier".
È mancata la transizione.
"Esatto. Avevo bisogno di un'altra esperienza con una squadra di metà classifica, in Premier o in Serie A. Invece arrivai in una Fiorentina che puntava in grande per tornare in Champions".
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA