hanno dedicato ampio risalto alle dichiarazioni di Gennaro Gattuso durante la di presentazione di , gara in programma questa sera, alle ore 20:45, allo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro.
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Assalto Milan al sesto posto. Gattuso: “Non si può fallire”
Le due compagini sono separate in classifica da soli 3 punti: 41 per la Sampdoria, sesta nella graduatoria generale di Serie A, 38 per il Milan, fermo al settimo posto. Battendo questa sera i doriani, Leonardo Bonucci e compagni aggancerebbero, dunque, l'ultima posizione utile per un piazzamento in Europa League. Vincendo, ha sottolineato la 'rosea', con 3 reti di scarto sarebbero sesti a tutti gli effetti.
Vincere, pertanto, sarà fondamentale per il Diavolo che, a distanza di cinque mesi, ritrova quella Sampdoria che all'andata demolì le resistenze della squadra allora affidata a Vincenzo Montella con un perentorio 2-0 (reti di Duván Zapata e Ricardo Álvarez). Gattuso, oggi tecnico di un Milan in forte ripresa, ha espresso, in maniera molto chiara, quanto può essere importante la gara odierna: “Contro la Samp non possiamo sbagliare, loro sono tre punti sopra. , che parte della testa. I test dicono che chi gioca sta bene. In Bulgaria nei primi 20 minuti ho avuto la sensazione che ci risparmiassimo, non possiamo farlo”.
Anche perché, al momento, il Milan sta benissimo, di testa e di fisico: non perde da 9 partite, ovvero dalla sconfitta interna contro l'Atalanta prima di San Natale e, in Europa, soltanto cinque squadre stanno facendo meglio dei rossoneri: Juventus, imbattuta da 17 gare, Bayern Monaco e Tottenham (13), Olympique Marsiglia (11), Swansea (10). Per proseguire in questa serie felice, però, andrà superato l'ostacolo rappresentato da Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, a cui Gattuso si è in parte ispirato, per sua stessa ammissione: “È avanti, è un professore. Quando l’ho sentito la prima volta a Coverciano, mi ha aperto un mondo – le sue parole -. Qualche copia-incolla da lui l’ho fatto”.
Chiusura con 'pillole sparse' di Gattuso: il tecnico ha chiamato a gran voce il pubblico per la gara di questa sera (“Giocare a San Siro è difficile, ma aiuta sentire 50milan persone che spingono. Dobbiamo essere bravi ad alimentare l’entusiasmo di chi viene allo stadio”, ha detto, come ricordato da 'Repubblica'), fatto intendere come ami tenere sempre sulla corda il proprio gruppo (“Io martello i giocatori in campo, intervengo se hanno difficoltà tecnico-tattiche, ma nello spogliatoio sarò entrato due volte e non parlo molto con loro. Ma quando dico che nessuno deve mollare, mi riferisco a Fabio Borini che entra e segna due gol in dieci minuti, a Ricardo Rodríguez che entra e segna. Questo è il nocciolo”; si può leggere sul 'Corriere della Sera'), e parlato di e .
Sul primo, che giovedì a Razgrad ha regalato la maglia ai tifosi della Curva Sud, ha dichiarato: “Aspettavo da tanto tempo questo gesto. Gigio ha grande senso di appartenenza, ha bisogno di fiducia e affetto. Non giudichiamolo sempre per quello che guadagna”; sul secondo, ha candidamente ammesso: “Senza Mirabelli non avrei accettato di venire ad allenare la Primavera. Per 15-20 giorni mi ha fatto 20 telefonate al giorno, ci siamo incontrati 7-8 volte. Io spero di rimanere qui più a lungo possibile, nel mio futuro poi ci possono essere anche i Giovanissimi della Gallaratese”.
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