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Di Valerio Paini
Il Milan formato europeo raccoglie un'altra vittoria e mantiene il primato solitario nel girone F di Europa League. Un 3-1 frutto di una partita non perfetta, giocata a fasi alterne, in cui a emergere sono stati i talenti dei soliti: Patrick Cutrone ha realizzato una doppietta da subentrato nonostante non fosse ancora al meglio, Gonzalo Higuain, anch'esso ancora non in perfette condizioni, ha lavorato tutta la partita realizzando poi il gol del temporaneo vantaggio, e poi Hakan Çalhanoğlu, anch'egli entrato a partita in corso, .
A deludere invece c'è stato, come era già successo in questa prima parte di stagione, Tiémoué Bakayoko, un giocatore che fatica ancora a inserirsi nei meccanismi della squadra di Gennaro Gattuso. Ieri sera il francese è stato il peggiore in campo: schierato titolare per far rifiatare il sempre presente Franck Kessié, Bakayoko è risultato troppo spesso impreciso nei passaggi e nei movimenti, sempre in ritardo sia in fase di possesso palla che in fase di non possesso nelle chiusure delle linee di passaggio avversarie. Quando poi il Milan ha cambiato modulo, provando la rimonta con il 4-4-2, il francese è stato schierato mediano di fianco a Lucas Biglia, in un ruolo più congeniale e nel quale aveva fatto vedere, in passato, le sue doti migliori con il Monaco. Anche in quel caso però il giovane centrocampista ha deluso le aspettative: le due linee da quattro erano sempre distanti e la squadra non è risultata compatta, condizione che ha permesso ai greci dell'Olympiacos di palleggiare facilmente. E questo particolare non è sfuggito a Gennaro Gattuso che, a fine partita, amareggiato dalla prestazione, ancorché felice del risultato, ha aggiunto sull'argomento: “Oggi Biglia e Bakayoko erano troppo larghi e la difesa doveva scappare sempre all’indietro ed è proprio questo che oggi non mi è piaciuto”. Lo stesso allenatore rossonero ha però difeso il giocatore, ribadendo come ci voglia tempo per lui per assimilare gli schemi e le differenze con i campionati in cui ha precedentemente giocato.
Una bocciatura che, a questo punto della stagione, può ancora essere accettata, soprattutto perché non ha compromesso il risultato finale, ma che dovrà far riflettere e lavorare il tecnico calabrese per recuperare un talento dalla fisicità straordinaria, capace nei momenti migliori di risultare una montagna invalicabile per gli avversari e un trattore a tutto campo con la palla tra i piedi. Un talento che potrebbe permettere al Milan di fare un enorme passo in avanti, proponendosi come un'alternativa credibile ai tre di centrocampo o dando la possibilità ai rossoneri di cambiare più moduli.
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