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Berlusconi ci ripensa e torna a guardare il Milan, ma che stoccata a Li

Edoardo Lavezzari

Silvio Berlusconi è tornato a parlare di Milan e non ha perso l'occasione per rimarcare una differenza importante con la nuova proprietà rossonera
01:49 min

"Come presidente del Milan io cercavo di essere presente prima di ogni partita, davo anche il numero di gol da segnare. La presenza è importante, una squadra di calcio deve essere come un famiglia, il presidente deve essere come un padre o un fratello maggiore, io l’ho fatto e sono diventato il presidente più vincente nella storia del calcio mondiale" Parole e musica di Silvio Berlusconi, che pur senza nominare Yonghong Li, ieri ai microfoni di "Radio Radio", ha mandato un messaggio piuttosto chiaro al suo successore. Queste parole sono state riprese oggi da "La Gazzetta dello Sport" che sottolinea come la decisione dell'ex proprietario di non guardare più le partite del Milan sia durata in realtà poche settimane, ma che invece altre vecchie abitudini, come la preferenza per le due punte, non siano passate: "Ho guardato la partita, non c’è male, ma il modulo con cui noi abbiamo vinto per 30 anni è quello con due attaccanti. Una sola punta credo sia ancora un difetto di questo Milan, io l’ho detto ma non sono stato ascoltato".

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