“”: secondo 'Tuttosport' oggi in edicola meglio che l'ultima, estemporanea uscita di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia ed ex proprietario e Presidente del club rossonero, resti soltanto quello che è, ovvero una battuta. Questo perché, dopo 20 anni di 'grandeur' rossonera sotto la sua egida, con la conquista, in Italia ed in Europa, di tutto (o quasi) c'era da vincere, negli ultimi dieci anni alla guida del Milan ogni volta che Berlusconi si è 'intromesso' nel lavoro dell'ex amministratore delegato Adriano Galliani .
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Berlusconi: solo tre trofei negli ultimi dieci anni di Milan
'Tuttosport', per esempio, ha ricordato la bocciatura di Maurizio Sarri, già bloccato da Galliani e consigliato persino dal fido Arrigo Sacchi, nell'estate 2015 perché non gradiva il suo presentarsi in tuta in panchina ma, soprattutto, l'essere un uomo di sinistra. Berlusconi preferì affidarsi a Siniša Mihajlović, che conquistò una finale di Coppa Italia ma non arrivò a giocarsela perché l'allora Presidente decise di sostituirlo con il pupillo Cristian Brocchi, allora tecnico della Primavera, in aprile: risultato, Milan fuori dall'Europa League e sconfitto nella finalissima del trofeo nazionale.
Brocchi bruciato come un cerino e stessa sorte, sebbene sia durato tre anni e mezzo, è toccata a Massimiliano Allegri, mandato via da Berlusconi dopo una mezza annata difficile ma capace di portargli in dote uno Scudetto ed una Supercoppa Europea, vinti in un decennio alquanto avaro di gloria per i tifosi rossoneri. L'ultimo successo del Milan, il terzo trofeo in dieci anni, è stato vinto da Vincenzo Montella, ovvero la Supercoppa Italiana a Doha contro la Juventus, ultimo tecnico a sorbirsi le lamentele presidenziali dopo Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, anche loro meteore sulla panchina rossonera.
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