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di Enrico Maggioni
Al Milan dal settembre 2014, Giacomo Bonaventura sta vivendo, per sua stessa recentissima ammissione, "il momento più difficile da quando vesto la maglia rossonera". La mezz'ala marchigiana, alfiere della prima ora della gestione Gattuso e autore delle prime fondamentali reti (Benevento, Bologna, Lazio) che hanno dato credibilità e speranza al Milan a marchio Ringhio, accusa una evidente stanchezza fisica e mentale, imputabile alla faticosa e snervante rimonta che ha portato il Milan alla soglia delle posizioni da Champions League in campionato.
STAGIONE - Schierato da titolare per ben 32 volte in questa stagione, e con 2.864 minuti di gioco complessivi, Bonaventura pare aver perso lo smalto e la convinzione che hanno caratterizzato la splendida cavalcata rossonera. Le dichiarazioni di Jack nel post Milan - Sassuolo sembrano certificarne il momento difficile: "Vorrei fare di più, ma sono due o tre partite che non riesco a dare quello che ho sempre dato". Triste e deluso dopo la miracolosa parata di Consigli che gli ha negato la gioia di un gol decisivo ed al Milan i tre punti da spendere nella volata Champions, il centrocampista ex Atalanta, già parso al di sotto dei suoi consueti standard qualitativi nelle gare contro Juventus e Inter, rappresenta tuttavia la vera mezz'ala di qualità nella rosa rossonera.
LA DIFESA DI GATTUSO - Gattuso ne è ben consapevole: riconoscente per le spirito di appartenenza e di sacrificio che ha portato Jack a occupare in questi anni tutti i ruoli della mediana, il tecnico calabrese, infischiandosene delle critiche rivolte al suo pupillo, continua ad investire su di lui. "Più lo criticano e più gioca", dice Gattuso, che non può dare riposo al numero 5 rossonero per mancanza di alternative credibili in grado di imitarne la sagacia tattica e la finezza tecnica. Sebbene accostato a più riprese, complici una procura data al fido Raiola, alla Juventus, nelle ultime ore, alla Roma, Giacomo Bonaventura deve rimanere al centro del progetto di rinascita milanista. Serietà, compostezza, senso di appartenenza: qualità che fanno di Jack un asso di cuori per il generoso popolo rossonero.
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