Di Valerio Paini
archivio2018
Bonaventura e Calhanoglu: buone premesse, ma intesa da migliorare
Con l'epifania arriva anche una più che buona partita da parte del Milan che, nonostante qualche patema legato al fatto di non averla chiusa fino alla fine, ha raggiunto un'ottima vittoria che porta i rossoneri alla sosta con maggiore tranquillità e serenità. Tra i tanti temi, per la maggior parte positivi, emersi dalla sfida di San Siro, uno in particolare desta fiducia soprattutto per il futuro: l'intesa tra Çalhanoğlu e Bonaventura, seppure ancora da affinare e migliorare, sta iniziando a dare qualche frutto. Fondamentale è il ruolo di questa soluzione alternativa: in fase offensiva il Milan infatti si appoggia prevalentemente sulla catena di destra dove Suso, accompagnato da Calabria ma soprattutto Kessié, costruisce la maggior parte delle azioni pericolose. Dal suo piede provengono gol e assist essenziali per le sorti rossonere, in mancanza di questi il Milan si ritrova spesso a essere inoffensivo.
Con loro sulla sinistra si aprono scenari interessanti, viste soprattutto le qualità dei due che sono tra i più tecnici della rosa. Ovviamente l'intesa è ancora da perfezionare, ma le premesse ci sono ed entrambi sono a loro agio, come da loro stesso dichiarato, nelle posizioni di esterno d'attacco e mezzala. Da migliorare anche il gioco associativo con Ricardo Rodriguez che, a differenza del terzino destro, si propone meno e resta più guardingo, non permettendo troppe soluzioni e sfoghi sulla fascia a causa delle poche sovrapposizioni in zone profonde. Ieri sono andati entrambi vicini al gol, con Bonaventura pericolosissimo con due tiri insidiosi che l'avrebbero portato a festeggiare nel migliore dei modi la centesima partita con la maglia rossonera ma che il portiere Cordaz ha sventato brillantemente.
E nel post partita anche Gennaro Gattuso non ha potuto non sottolineare la bravura di entrambi ma anche il necessario lavoro da svolgere per migliorare il gioco: “(su Çalhanoğlu) Tutti lo sottovalutano, ha un calcio incredibile, una balistica molto importante. Tira missili sui calci piazzati, calcia molto poco considerata la sua qualità. Ha fatto fatica, ma a Leverkusen era devastante. E’ un giocatore importante, va supportato e ora sta lavorando in maniera incredibile. Dobbiamo migliorare sulla catena sua e di Bonaventura, che ancora non si muovono alla perfezione come Kessié e Suso”. Sicuramente la soluzione della costruzione di una forte e tecnica catena di sinistra potrebbe risultare interessante soprattutto per la serie di partite a venire, in tutte e tre le competizioni, così da far rifiatare quella di destra, alleggerirla di tutto il carico della produzione offensiva e offrire una nuova e stimolante arma offensiva per i rossoneri.
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