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Nulla da fare neanche stavolta per il Milan: sette gare allo 'Stadium' da quando, nel 2011, è stato inaugurato, e sette sconfitte per la formazione meneghina nel feudo bianconero. Ieri sera, poi, la battuta d'arresto è arrivata nel peggior modo possibile, nel finale di una gara giocata molto bene per oltre un'ora dalla formazione di Gennaro Gattuso e risolta soltanto dalle prodezze dei solisti juventini.
La Juventus, che Massimiliano Allegri, un po' a sorpresa, ha riproposto con il 3-5-2, è passata in vantaggio all'8', quando Miralem Pjanić ha servito Paulo Dybala spalle alla porta: l'argentino ha controllato il pallone, lasciato libero da marcatura asfissiante, si è girato e ha esploso un sinistro preciso alle spalle di un incerto Gianluigi Donnarumma. Il Milan, però, non si è disunito, anzi: i rossoneri hanno alzato i giri del motore, si sono sciolti e hanno messo in seria difficoltà i padroni di casa, disputando una gara di ottima fattura. André Silva si è divorato, al 16', un gol di testa incredibile a pochi passi da Gianluigi Buffon.
Al 28', quindi, è arrivato meritato il pareggio del Milan e con l'uomo più atteso: Leonardo Bonucci. Calcio d'angolo di Hakan Çalhanoğlu e Bonucci, in area piccola, è saltato in mezzo ai suoi ex compagni della 'BBC', Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini, pietrificando Buffon ed ammutolendo lo 'Stadium', che lo ha fischiato ed insultato per tutta la partita. Bonucci ha liberato tutta la sua gioia nella sua classica esultanza, 'Sciacquatevi la bocca', quasi a volersi togliere di dosso, definitivamente, il passato bianconero.
Il primo tempo si è concluso 1-1, con la sensazione che il Milan, questa volta, avrebbe potuto farcela a portare via punti da Torino, complice anche una prestazione non entusiasmante dei padroni di casa. Nella ripresa, poi, il copione del match è proseguito su questa falsariga, nonostante Allegri avesse inserito Douglas Costa per Stephan Lichtsteiner: sono stati i rossoneri ad andare ad un passo dal gol del vantaggio grazie a Çalhanoğlu che ha esploso un bolide di destro dai 30 metri stampatosi sulla traversa della porta della Juventus.
Corso il pericolo, poi, i bianconeri hanno preso in mano il pallino del gioco, alzato il pressing, i ritmi ed esercitato una costante pressione nella metà campo del Milan. Douglas Costa ha messo più di qualche volta in seria difficoltà Davide Calabria e dato l'impressione, a tutti, che dalle sue giocate il match sarebbe potuto cambiare. Allegri ha inserito anche Juan Cuadrado, al rientro dopo mesi di stop forzato, al posto di Blaise Matuidi e trasformato, tatticamente, la sua Juventus. Gattuso, al contrario, ha tolto Silva per inserire Nikola Kalinić: sostituzione rivelatasi infruttuosa.
Il Milan ha avuto un'altra, colossale palla-gol per sbancare lo 'Stadium' ma, al 69', Giacomo 'Jack' Bonaventura, dopo un bel dribbling in area di rigore, ha concluso alto facendo tirare un sospiro di sollievo al popolo bianconero. A poco più di 10' dalla fine, l'episodio che, di fatto, ha consegnato la partita nelle mani della Juventus: Douglas Costa ha inventato sulla sinistra, Sami Khedira ha rifinito con classe e Cuadrado, di testa, in corsa, ha bruciato Çalhanoğlu e superato Donnarumma per il nuovo vantaggio juventino.
Gattuso ha inserito Patrick Cutrone per Çalhanoğlu ma i rossoneri, a quel punto, hanno mollato, mentalmente e incassato anche il terzo gol, 8' più tardi, arrivato sulla triangolazione tra lo scatenato Douglas Costa, Dybala e lo stesso Khedira, che ha infilato la sfera di giustezza nuovamente alle spalle del numero 99 del Milan. Juventus a +4 sul Napoli, Milan a -8 dalla Champions: lo Scudetto prende la via di Torino, la qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie, per Bonucci e compagni, invece, passerà giocoforza per il derby di mercoledì.
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