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Strappato con un vero e proprio blitz di mercato alla Juventus la scorsa estate, Leonardo Bonucci era arrivato al Milan per "spostare gli equilibri". Una stagione dopo (al netto dell'ultima partita comunque decisiva per il Milan) possiamo dire che non è stato così. La Juventus ha vinto l'ennesimo scudetto, il settimo e il Milan ancora una volta non ha centrato l'obiettivo Champions League, nonostante quest'anno i posti a disposizione fossero quattro e non tre. Eppure l'arrivo dell'ex Bari a Milano non è stato certo negativo, anzi. Quest'anno può essere considerato un anno di rodaggio, per lui e per tutto il reparto difensivo. Chiarito l'equivoco sulla difesa a tre, che a inizio stagione sembrava l'unico modo possibile per valorizzare l'ex Juventus, ma soprattutto archiviata un'attitudine quasi da "salvatore della patria" negativa per lui quanto e per tutto l'ambiente rossonero, Leonardo ha giocato una seconda parte di stagione di altissimo livello. Sotto la gestione Gattuso ha dato vita, con Romagnoli, ha quella che forse può essere considerata la miglior coppia del campionato (certamente tra le migliori tre) grazie a una leadership non solo tecnica, ma anche emotiva, emersa con il passare delle giornate.
Primo a metterci la faccia, ultimo ad arrendersi, protagonista con il pallone tra i piedi e soprattutto guida per Alessio Romagnoli, che non a caso in questo 2018 è cresciuto come mai aveva fatto nelle precedenti stagioni in rossonero, Bonucci ha mostrato di essere un tassello imprescindibile per questo Milan. Guai, allora, a toccarlo, magari spinti dalla necessità di fare cassa, o di liberarsi di un ingaggio pesante (8 milioni di euro a stagione mal contati) come il suo. Il Milan, per tornare grande, ha bisogno di esperienza, è vero, ma anche e soprattutto di qualità, doti che certo non difettano al numero 19. Non è un caso che all'avvicinarsi del calcio mercato, puntali, siano tornate le più classiche delle sirene inglesi per lui. Qualche mese fa ci aveva provato Guardiola, questa volta a farsi avanti sarebbe stato , che vorrebbe farne il baluardo della difesa "Red Devil". Lo "Special One", sicuramente, avrà pronta una proposta allettante per il giocatore e per il Milan, ma il "Diavolo" non dovrà farsi ingolosire e respingerla al mittente, spingendo anche sulla voglia di riscatto del ragazzo, che dopo una stagione deludente vorrà certamente rifarsi.
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