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Urbano Cairo, presidente del Torino, è intervenuto telefonicamente alla trasmissione Tutti convocati, in onda su Radio 24, ha affrontato i temi di più stretta attualità, concentrandosi ovviamente sui colori granata: "A San Siro si è vista una partita a due facce, nel primo tempo il Toro non mi è piaciuto e non è piaciuto neanche al Mister, che nel secondo tempo lo ha cambiato, ha messo le tre punte, molto più aggressivi e a quel punto l’Inter non ha più avuto le vie per far partire l’azione e a quel punto abbiamo creato tantissimo, trovato il pareggio e potevamo fare il terzo gol, per cui molto bene, un Torino che mi è piaciuto e che vorrei vedere sempre ".
Gli obiettivi: "Preferisco non fare dichiarazioni, ma avendo fatto una campagna acquisti importante è cheiaro l'obiettivo è fare bene in campionato, ma dichiarare un obiettivo non porta bene, la superstizione è importante nel calcio. Abbiamo speso 64 milioni cedendo poco, a parte Barreca scambiato con Maite, abbiamo incassato solamente 12, uno sbilanciamento importante. Se il popolo granata è contento? Penso di si. Diciamo che abbiamo fatto un inizio di mercato dedicato a rinforzare la difesa, poi Maite a centrocampo e nel finale fatto tanti colpi come Soriano e Zaza che hanno fatto entusiasmare i nostri tifosi".
Sul Var: "Sono stato un grande sostenitore del VAR che, come tutte le cose, ha bisogno di essere messo bene a punto, ci deve essere una linea ancora più chiaro su quando usarlo e quando no, c'è ancora una sorta di area grigia in cui ci possono ancora essere degli errori. Io sono fautore della tecnologia, una squadra come il Torino potrebbe avere dei vantaggi visto che negli ultimi 10 anni è stata spesso favorita, poi se al VAR ci vai a giorni alterni allora non va bene. Io non ho voluto commentare settimana scorsa, io credo che siamo importante che ognuno stia al suo posto, si è lamentato Mazzarri? Io non ho voluto farlo, un mio intervento sarebbe stata una cosa diversa, preferisco lasciare tranquilli gli arbitri, sperando poi non dico di avere dei vantaggi, ma di non essere svantaggiato".
Sulla Serie A: "Il calcio italiano ha fatto investimenti molto importanti e questo dovrebbe essere portatore di interessi e risultati. L'arrivo di Ronaldo ha portato grande interesse verso di lui, la Juventus e tutte le partite che lui giocherà. Tanti altri hanno fatto grandi investimenti, dalla Roma all’Inter hanno fatto grandi investimenti, il Torino è la seconda squadra per investimenti in Italia dopo la Juve, quindi non male. Perché il calcio italiano ritorni a essere quello che era, con le vittorie fatte e le finali dobbiamo investire molto sui vivai e sui centri federali, come fanno in Belgio e in Francia: quello può diventare un volano forte per avere tanti giovani forti per la Nazionale e se la Nazionale funziona è un volano per tutto il movimento". La parata di Sirigu: "In quel momento ho pensato solo a sopravvivere, ma anche che ho fatto bene non solo a non venderlo, ma anche a prolungargli il contratto".
Su DAZN: "Anche se ci sono stati dei piccoli disservizi, io stesso ho visto le partite e ho avuto qualche problema, ma dobbiamo dare tempo al tempo, DAZN ha fatto un investimento importante perché vuole ottenere risultati, visibilità e ovviamente abbonamenti, e quindi fatturati per pagare i diritti che hanno acquistato. credo che si metteranno sicuramente a posto e DAZN sarà un player importante per il calcio italiano. Capisco che oggi, con la gente in vacanza che ha voglia di vedere le partite, c'è stato anche qualche nervosismo in più, ma credo si stiano già attrezzando per migliorare domenica dopo domenica”.
Sul campionato ad agosto: "Devo dire che è una cosa che accade in Inghilterra e in Francia, non mi sembra una cosa negativa, è un modo per uniformarsi ad altri paesi, noi giochiamo anche in Europa tra Nazionale e competizioni europee e partire prima significa entrare in forma prima e avere dei vantaggi. Partire subito è una cosa buona, la gente è anche in vacanza e ha voglia di vedere più partite".
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