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Tema caldo in Lega Serie A, ormai da molto tempo, quello legato ai diritti televisivi. Ne è tornato a parlare Urbano Cairo. Ecco le sue parole a Radio Anch'io lo sport: "Il tema è stato gestito direttamente dal commissario Malagò con Nicoletti e Micciché, ancora non nella pienezza dei suoi poteri. Mi sembra una situazione ancora un po' ingarbugliata. Noi abbiamo un contratto nella pienezza della sua conclusione con Mediapro alla quale la Lega ha aggiudicato i diritti per un miliardo e 50 milioni. Oggi c'è un'assemblea di Lega a Roma e vedremo cosa succede. Il personaggio giusto lo avevamo identificato in Javier Medrano Tebas, questo avvocato spagnolo che da dirigente della Liga aveva contribuito a triplicare i diritti televisivi. Se la Lega fosse stata una mia azienda lo avrei messo immediatamente sotto contratto. Purtroppo aspettammo perché Malagò era ai Giochi invernali. Quando in Spagna hanno saputo che Tebas era vicino a firmare con noi, si sono riuniti e in tre giorni 35 squadre su 40 hanno votato il raddoppio del suo stipendio. Scegliere il manager giusto per una attività è fondamentale. Tebas aveva cinque anni di esperienza come presidente, con altri 10 come vice. Era perfetto. Ora ci sono alcune cose da sistemare. Figc e Lega sono commissariati da tre mesi e non ho visto molto... Avremmo dovuto fare le scelte giuste per la nostra Lega, a oggi l'unica cosa positiva fatta è la nomina di Micciché, per le qualità del professionista e della persona. Per il resto è stato fatto un po' poco... Eravamo a una incollatura dalla Premier, oggi siamo dietro Bundesliga e Liga, abbiamo fatto negli ultimi anni dei passi indietro. C'è insoddisfazione in tutte le componenti, che si metteranno d'accordo sull'ostilità al commissariamento. l Napoli l'hanno bloccato prima la Juve a San Siro e poi la Fiorentina: ieri l'epilogo era scontato, non credo avrebbe avuto molte chance battendo anche il Toro. Il campionato l'ha perso prima. È un campionato bello e competitivo, la settimana scorsa la Juve a 4' dalla fine perdeva 2-1 e il Napoli forse con la Fiorentina avrebbe fatto una partita differente e poteva poi superare i bianconeri. Ma è aperto anche per la salvezza e l'Europa League, unico in Europa: per questo dico che va valorizzato di più. Quest'anno non è andata come voluto, il rimpianto è maggiore adesso perché in Europa si va a 62 punti e a noi ne mancherebbero 14 e due partite: ciò significa che abbiamo buttato via 10 punti in partite non impossibili. Noi con il Verona abbiamo lasciato 5 punti, per fare un esempio, ma ora bisogna pensare al futuro per una squadra all'altezza con il nostro Mazzarri, che si è fatto un'idea della rosa e ci darà indicazioni su chi tenere e chi fare andare via".
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