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Calcio a Natale, test riuscito: i numeri lo certificano

Suso contro Nagatomo in Milan-Inter, @acmilan
Le partite a cavallo del Natale erano una novità per il nostro calcio. Non si sapeva quanti le avrebbero seguite. Il test pare superato con buoni numeri

Michele Neri

In molti erano scettici riguardo le partite fissate a cavallo delle feste natalizie. La possibilità che i più si disinteressassero era dietro l'angolo. Alla fine però, questa non si è palesata. Il calcio a Natale ha superato i numeri attesi per l'audience televisivo, anche aiutato dal derby di Milano di Coppa Italia. Questo match, crocevia per la stagione di Bauscia e Casciavit, ha bloccato 8,2 milioni di persone sul divano e altre 50 mila hanno presenziato a San Siro. Come scrive "La Repubblica" lo share durante i supplementari era addirittura al 36%. E Gattuso, pur danneggiato dalla vicinanza di tutti questi impegni ha commentato in modo positivo il "boxing day" italiano: "Vedere tanta gente alla partita è bello: non lamentiamoci, siamo dei privilegiati".

Non solo Coppa Italia. C'erano anche le sfide di Serie A, tra il 29 dicembre e la vigilia del cenone di Capodanno. La 19^giornata non aveva purtroppo sfide scudetto, ma comunque la tendenza è stata confermata. Allo stadio una media di 24.880 spettatori, più alta di quella complessiva delle giornate precedenti, che comunque hanno un 10% in più rispetto alla stagione 2016-17. Tuttavia la rimonta sugli altri campionati europei è ancora impensabile. L'Italia ha avuto il maggior numero di spettatori per 20 anni, dal 1973 al 1993, ma oggi arranca, e non poco. La Bundesliga porta mediamente 44 mila persone allo stadio, la Premier League 37900 e la Liga 27.592. Più risonanti le percentuali di riempimento. L'Italia non arriva al 70%, la Germania invece ha il 91,8%, l'Inghilterra 90,7% e Spagna 72,6%. Addirittura la Francia, per poco, è davanti a noi.

Dove l'esperimento non ha funzionato è in Cina. Dal mercato asiatico, principale ragione dei turni natalizi, non sono giunti numeri incoraggianti. La Serie A è poco guardata, e come spiega Nicholas Gineprini, consulente per il mercato calcistico cinese: "La Liga ha pubblicizzato alla grande il Clasico tra Real e Barca alle 13 spagnole. La Serie A, invece, non è ancora nemmeno su Sina Weibo, il più grande social network cinese. Significa quasi non esistere, dato l'alto grado di digitalizzazione della popolazione".

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