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Nei prossimi giorni, , arriverà in Italia il 21enne centrocampista offensivo brasiliano Lucas Paquetá, che il Milan ha prelevato dal Flamengo, club in cui è nato e cresciuto, per 35 milioni di euro. Investimento importante per la società di Via Aldo Rossi, che vede in Paquetá un rinforzo importante per tentare di agguantare, già in questa stagione, la qualificazione alla Champions League. Ma dove potrebbe giocare, nella squadra di Gennaro Gattuso, il futuro rossonero? Ecco alcune possibili variabili …
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Nel modulo che, solitamente, prevede un centravanti di riferimento (Gonzalo Higuaín o Patrick Cutrone), e due esterni larghi (solitamente Jesús Suso e Hakan Çalhanoglu), Gattuso potrebbe schierare Paquetá in due ruoli ben precisi: mezzala sinistra ed esterno alto in attacco. Paquetá, infatti, non va dimenticato, è mancino e, pertanto, potrebbe agire da interno al posto dell’infortunato Giacomo ‘Jack’ Bonaventura (anche se sarebbe tutta da ‘testare’ l’attitudine alla copertura ed in fase difensiva, che non rientra proprio nelle corde del calcio sudamericano) o più alto, al posto di Çalhanoglu, per la sua propensione al gol (10 nell’ultima edizione del ‘Brasileirão') ed all’assist (4 tra campionato nazionale e Copa Libertadores).
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In questo schieramento tattico, probabilmente, Paquetá avrebbe un solo, possibile utilizzo, ovvero quello da esterno di centrocampo, sempre a sinistra, anche se il suo passo felpato e la tendenza al ‘futebol bailado’ tipico in Brasile non conferirebbe alla squadra rossonera una grande velocità o cambi di ritmo con frequenti incursioni a fondo campo con conseguenti cross per gli attaccanti Higuaín e Cutrone. Da centrocampista centrale farebbe poco filtro, e non ha il senso della posizione di Lucas Biglia. Più probabile, a questo punto, un suo impiego da seconda punta, alle spalle di un attaccante, un po’ come avveniva una decade fa per il suo illustre predecessore verdeoro, .
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In questo schieramento, al contrario, sembra utilizzabile in più ruoli. Paquetá, infatti, potrebbe giocare da interno sinistro di centrocampo poiché avrebbe altri due giocatori a correre per lui (uno tra Franck Kessié e Tiémoué Bakayoko sicuramente, magari tutti e due), e, sulla fascia, avrebbe uno tra Ricardo Rodríguez e Diego Laxalt a sovrapporsi per sfruttare, magari, i suoi suggerimenti in profondità. Anche qui, magari con l’impiego di Çalhanoglu nei cinque di centrocampo, il brasiliano potrebbe poi far rifiatare anche Suso, giocando da seconda punta, appena un passo dietro l’attaccante centrale (Higuaín o Cutrone).
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Gattuso quasi mai ricorre al modulo tanto caro all’ex Presidente rossonero, Silvio Berlusconi, quello del trequartista dietro le due punte di ruolo. Ma con l’arrivo di Paquetá potrebbe fare un’eccezione. Il brasiliano potrebbe giocare da interno sinistro di centrocampo, al posto dell’infortunato Bonaventura, anche qui con Kessié e Bakayoko a fargli da ‘guardia’, o proprio nel ruolo di ‘numero 10’, dietro le due punte, ‘panchinando’, in questo caso, sia Suso sia Çalhanoglu.
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In questo assetto tattico, che Gattuso, fin qui, in stagione, ha utilizzato soltanto in casa della Lazio, Lucas Paquetá potrebbe agire teoricamente in due posizioni, interno di centrocampo e tra i trequartisti dietro l’unica punta, anche se, in realtà, lo vedremmo con maggiore curiosità più avanzato, al fianco di uno tra Suso e Çalhanoglu, ad rifornire assist per l’attaccante ed a mettersi in proprio con la conclusione dai 20-25 metri. Logicamente, deciderà il tecnico calabrese dove schierarlo, in che modulo e, soprattutto, di quanto tempo avrà bisogno per capire tempi, ritmi e dinamiche del calcio italiano. Paquetá, di certo, rappresenta, per il presente, e rappresenterà, per il futuro, un’arma importante in più a disposizione nell’arsenale rossonero.
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