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Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, il ritorno di Ibrahimovic al Milan, , che procedeva spedito nelle scorse settimane, ha subito uno stop. Certo, non si può dire che la trattativa sia definitivamente tramontata, ma il club rossonero vuole riflettere.
SITUAZIONE - L'ingaggio dello svedese potrebbe porre un freno alla crescita ulteriore di Cutrone e in generale rallentare il progetto sui giovani che la società ha in mente. Ibrahimovic accetterebbe al volo i sei mesi di contratto, ma farebbe di tutto per risultare determinante e cercare dunque di rinnovare per un altro anno: alla dirigenza rossonera piace l'idea, ma avere due centravanti di più di trent'anni andrebbe verso una direzione opposta allo svecchiamento del gruppo. Inoltre, il Milan vuole per il momento viaggiare a fari spenti prima della sentenza Uefa, che è prevista tra due-tre settimane. La Camera giudicante dovrà decidere la multa da infliggere al club, che a sua volta si augura sia ragionevole per non bloccarne la crescita e il riavvicinamento alle grandi società: l'ingaggio di Ibra non rappresenta un problema dal punto di vista economico, tuttavia prendere il centravanti prima della sentenza del massimo organismo calcistico europeo potrebbe essere controproducente.
DALLA SVEZIA - In realtà anche dalla Svezia si parla di una brusca frenata della trattativa. Ibrahimovic e la famiglia si sarebbero abituati alla vita in California, e i figli si sarebbero ben inseriti nelle scuole americane. Per quanto riguarda invece l'entourage dello svedese, non si registrano netti cambi di marcia: : la trattativa non era vicina al traguardo prima, ma adesso la situazione è rimasta sostanzialmente uguale. Vedremo cosa succederà, ma tutto sarà chiaro tra qualche settimana, cioè quando arriverà la sentenza Uefa e quando aprirà ufficialmente il mercato.
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