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L’opinione – “L’arrivo di Ibrahimović non può danneggiare questo Cutrone”

Daniele Triolo

Zlatan Ibrahimović è molto vicino al Milan. Ed un famoso giornalista ha voluto ‘spronare’ Patrick Cutrone a dare di più: le sue dichiarazioni
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Franco Ordine, sulle colonne de 'Il Giornale', ha commentato così il momento del Milan, reduce dal pareggio in casa della Lazio () e il possibile ritorno di Zlatan Ibrahimović in rossonero: "Tutto si può dire di questo Milan pieno di cerotti e di assenze eccellenti (addirittura otto nella serata laziale) tranne che ceda ai tormenti e alle sventure e che si consegni alzando bandiera bianca al rivale di turno. La classifica non è ancora quella immaginata in estate, con chi gli sta davanti non ha vinto una sola volta, ma di sicuro il gruppo ha un carattere di cemento armato. A ben vedere, il merito costruito dai rossoneri durante i due tempi, é sicuramente superiore a quel modesto 1-1 che dalle parti di ha avuto il sapore amarognolo di una beffa".

"Ed é centrato non solo sul palo di Hakan Çalhanoglu, sulle proteste per il mani galeotto in area di Sergej Milinković-Savić o sulla spinta di Ciro Immobile su Davide Calabria capovolta da Luca Banti, ma sull’autorità del centrocampo e la tenuta della difesa al netto dell’ultimo cedimento fisico (Cristián Zapata) che ha originato la stoccata di Joaquín Correa - ha proseguito Ordine -. Non sono mancate le censure alla panchina milanista provenienti dal critico più feroce di questi mesi, : chiedeva due-tre cambi come se Gattuso avesse a disposizione fior di rincalzi. Rilievo discutibile. Dalle parti di Rino non c’erano difensori di razza e nemmeno centrocampisti capaci fisicamente di contrastare gli ultimi assalti laziali. Piuttosto chi continua a pensare e a sostenere con forza che l’arrivo eventuale di Ibrahimovic può in qualche modo 'danneggiare' Patrick Cutrone, assente dal tabellino del gol fuori casa dalla bellezza di nove mesi, sempre a Roma, un torneo fa, sarà bene che si riveda una, due, tre volte la prova del giovanotto comasco che pure non ha avuto sui suoi piedi da educare al grande calcio, opportunità di rilievo".

"In tal caso scoprirà che l’eventuale ritorno dello svedesone può soltanto aiutare Cutrone a maturare esperienze, ad affinare la tecnica, qualità che gli servono come pane quotidiano per sperare in un futuro che gli riservi un destino migliore rispetto a quello di Alberto Paloschi oppure Graziano Mannari per citare giovanissimi promesse espressione del vivaio rossonero di due stagioni molto distanti tra loro, i quali non hanno mai raggiunto picchi di rendimento degni della storia e della bacheca del Milan".

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