Il Milan, come noto, ieri ha ricevuto, da Nyon, UEFA a cui il club di Via Aldo Rossi dovrà sottostare per il mancato rispetto dei paletti del Fair Play Finanziario (FFP) nel triennio 2014-2017.
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Milan, per Çalhanoglu involuzione senza fine. E il Lipsia preme …
Alla società rossonera sono stati trattenuti 12 milioni di euro premi derivanti dalla partecipazione all’Europa League di quest’anno; poi è stata obbligata a registrare, per le prossime due stagioni sportive (2019-2020 e 2020-2021), un massimo di 21 giocatori in lista A per le competizioni UEFA anziché i canonici 25; infine, sentenza più ‘pesante’, ma che rientra perfettamente nella logica stessa del FFP, il Milan dovrà rientrare del passivo di bilancio entro le soglie del ‘break even’ (quindi con un rosso massimo consentito di 30 milioni di euro) entro il 30 giugno 2021.
In queste ore, dunque, in casa rossonera, si sta riflettendo come condurre la prossima campagna acquisti invernale, che andrà dal 3 al 18 gennaio prossimo, durante la quale Leonardo e Paolo Maldini dovranno regalare al tecnico rossonero almeno un paio di rinforzi di qualità tra centrocampo ed attacco per centrare l’obiettivo stagionale, la qualificazione in Champions League, che darebbe una grossa e fondamentale mano ai rossoneri a rientrare nei parametri economici di cui abbiamo parlato sopra.
Lucas Paquetá è già arrivato a Milanello, agli ordini di Gattuso e dall’inizio di gennaio sarà tesserato ufficialmente come nuovo giocatore del Milan. Certo, il 21enne brasiliano andrà aspettato, ma i 35 milioni (più di 10 di bonus, n.d.r.) versati al Flamengo per portarlo in Italia, comunque, fanno pensare ad un Milan che, dal 2019, punterà forte sul suo futuro numero 39. Chi potrebbe lasciargli, dunque, il posto da titolare sul terreno di gioco?
Il grande indiziato, suo malgrado, ha un nome ed un cognome ben precisi: Hakan Çalhanoglu. Il 24enne fantasista turco, prelevato per 20 milioni di euro più bonus un anno e mezzo fa dal Bayer Leverkusen, infatti, in questa stagione . Un fantasma. L’ombra del calciatore ammirato, ed apprezzato, soprattutto nella seconda parte dell’annata 2017-2018, conclusa dal numero 10 rossonero con 8 gol e 13 assist in 45 gare.
Il suo apporto era stato fondamentale per trascinare il Milan al sesto posto in classifica e per conquistarsi un posto nel cuore dei tifosi. Ora, quell’amore e quella importanza capitale negli schemi rossoneri stanno, gradualmente, partita dopo partita, venendo meno. Çalhanoglu a volte passeggia per il campo, piuttosto irritante e, al contrario di come invece fanno molti dei suoi compagni anche tecnicamente meno ‘dotati’, sembra anche essere poco incline a correre per gli altri o a sacrificarsi per la causa come faceva un anno fa.
Problemi familiari? Forse. In campo, però, l’atteggiamento di Çalhanoglu non convince e, pertanto, la società, forte dell’arrivo di Paquetá, della necessità, comunque, di fare cassa per finanziare, perché no, altri colpi di qualità per un Milan da disegnare diversamente sul terreno di gioco, potrebbe anche decidere di mettere il turco ufficialmente sul mercato. Si parla molto, in queste ore, di un forte interesse del Lipsia, società di proprietà della Red Bull, che potrebbe presentare in Via Aldo Rossi (30 milioni di euro?) Che consentirebbe al Milan di fare una ricca plusvalenza su Çalhanoglu.
Nonché di liberarsi, forse definitivamente, di un ‘problema’ tattico e psicologico. ma, in un momento dove il Milan dovrà, obbligatoriamente, prendere il volo, chissà per quanto permarrà il velo di incedibilità sul giocatore.
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