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La stagione è partita male, ma nella vita tutto può essere sistemato. I tifosi rossoneri dopo un'estate all'insegna del divertimento con i tantissimi acquisti, hanno vissuto dei mesi deprimenti: i risultati non arrivavano, il gioco scarseggiava. Invece che migliorare rispetto agli ultimi anni sembrava addirittura si fossero compiuti dei passi indietro. I risultati totalmente negativi con le prime in classifica hanno fatto sprofondare il Milan in classifica e con lui anche le ambizioni. Con il cambio in panchina, però, le cose sembrano cambiate e forse non è stato troppo tardi.
I rossoneri sono infatti reduci da cinque risultati utili consecutivi (vittoria nel derby di Coppa Italia con l'Inter, pareggio con la Fiorentina, vittoria con Crotone, Cagliari e Lazio) e la situazione sembra iniziare a essere meno buia di quanto apparisse prima. La classifica, in precedenza lunghissima, ora vede il Milan a "solo" 10 punti dal quarto posto occupato dai cugini nerazzurri (con un Derby da giocare). Ma soprattutto le prestazioni sono decisamente positive ultimamente. Ecco perchè il cammino nelle coppe potrebbe essere quello che fa svoltare la stagione.
Domani si giocherà la semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Lazio, avversario già battuto pochi giorni fa a San Siro con un'ottima gara. Oggi hanno parlato in conferenza Giacomo Bonaventura e Hakan Calhanoglu ed entrambi hanno tenuto la stessa linea di pensiero: il Milan c'è, può far bene in tutte e tre le competizioni. Se in campionato pare possibile risalire, nelle coppe si può ancora ottenere il massimo risultato. Certo, bisognerà stare attenti a non concentrarsi più su una cosa che sull'altra, ma al momento nulla è impossibile.
In modo particolare, Jack ha sottolineato una cosa importante: vincere un trofeo potrebbe rendere questa stagione, iniziata nel peggiore dei modi, meno amara e non fallimentare. Portare una coppa a casa è sempre positivo e significa che qualcosa di buono è stato fatto. Potrebbe significare che il Milan dà maggiore importanza alle coppe? Non proprio, visto che quando viene chiesto a Bonaventura se crede al quarto posto lui non si pone limiti, ma sottolinea solo che è meglio pensare partita per partita. Sognare non costa nulla.
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