Capello: “Italia? Il problema non è il c.t. ma i calciatori. Sul VAR…”

Fabio Capello, tecnico Jiangsu Suning, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui si è soffermato a parlare del calcio italiano: "Italia contro Argentina? Meglio affrontare un grande avversario per valutare i giocatori e le scelte di Di Biagio. Farlo in campo neutro, senza pressioni, può dare agli azzurri la possibilità di esprimersi al meglio".

La ripartenza del calcio italiano è ben indirizzata?

"Qualcosa di positivo si è visto. C'è la voglia di essere nuovamente competitivi a livello europeo, almeno come club. A livello di Nazionale bisogna i giocatori e il loro livello: in A ci sembrano bravissimi, ma magari hanno partecipato a poche competizioni internazionali, vincendo ancora meno. E si rilevano mediocri".

Il nodo è davvero il c.t.?

"Il problema non è il c.t. ma la qualità dei giocatori a disposizione. Se non ce l'hai, se non riesci a produrre un buon calcio, puoi inventarti quello che vuoi, ma non fai tanta strada".

L'uomo più adatto potrebbe essere Conte?

"Non voglio parlare dei colleghi. Cerchiamo di lavorare serenamente e di dare la possibilità ai giocatori di esprimersi al massimo. Dobbiamo capire che il livello è molto alto quando si indossa la maglia azzurra. E tanti in passato ne sono usciti ridimensionati. Per questo bisogna stare attenti nei giudizi e nei facili entusiasmi".

Cosa pensa del VAR?

"Secondo me manca una cosa nella Var: ci vorrebbe un ex calciatore o ex allenatore davanti al monitor, per capire meglio alcune fasi di gioco. Andrebbe insomma condivisa con soggetti che non siano arbitri. Ma loro sono molto gelosi del loro potere".

Le critiche a Buffon in Nazionale le ha capite?

"Sono frutto dell'invidia tipicamente italiana. Da noi lo sport nazionale è bruciare tutto, senza rispetto per la storia che uno ha avuto. Buffon può essere utile a Di Biagio".

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