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Intervistato da Sky Sport, l'ex rossonero Antonio Cassano è tornato a parlare del suo futuro, ribadendo ancora una volta la sua intenzione di tornare protagonista del mondo del calcio giocato: "Io sarò calciatore in eterno, solo i pipponi possono dire di essere ex perché quando giocavano erano pipponi. Non so quando tornerò, so sicuramente che ho voglia di farlo. Ho perso 5 kg in un mese, voglio giocare non per i soldi, a maggior ragione adesso, ma per orgoglio, per rivincita e per dimostrare che posso fare la differenza, ne sono convinto cento per cento. Poi voglio divertirmi. Voglio una che ha un'idea di gioco, con giocatori interessanti: non andrei in una che lotta per la salvezza, piuttosto me ne sto a casa con la famiglia. Vorrei avere un allenatore che punta su di me per farmi rendere al massimo".
Così sulle 'Cassanate' che hanno inciso sulla sua carriera: "Bisogna metterle in conto, ma molto meno perché ora ho due figli che stanno crescendo. Quello più grande mi chiede perché non son rimasto tanto a Madrid, gli ho risposto che ero pazzerello. Racconterò meglio tutto quando i miei figli saranno più grandi".
La Champions League: ""Incrocio le dita e spero che la Roma possa vincere la Champions ma la vedo dura. Sono andato per la partita con il Barcellona ma mi sono stressato, tutti mi cercavano perché mi vogliono bene, non ci torno anche se tutti mi dicono di tornare perché porto bene. Totti mi ha detto che Eusebio è un grande allenatore e cosa gli piacerebbe fare in futuro anche se noi ci sentiamo sempre calciatori. Me l'ha detto che gli sarebbe piaciuto continuare".
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