A meno di clamorosi colpi di scena, cosi come viene scritto dalla Gazzetta dello Sport, il fondo Elliott diventerà il proprietario del Milan, visto il mancato . Ora cosa succederà? La rosea cerca di prevedere le prossime tappe, con Paul Singer, spiazzato anche lui dal mancato rimborso, che dovrà adottare una strategia in tempi brevi.
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Cessione Milan – E’ scoccata l’ora di Singer: la strategia del fondo Elliott
TAPPE - Il primo passo è quello di convocare un Cda ( per scoprire quando potrebbe esserci) in cui verrà sostanzialmente ratificato il passaggio di consegne. A quel punto, Elliott sostituirebbe in tutto per tutto Yonghong Li, garantendo la tanto chiacchierata continuità aziendale, che è stato uno dei punti più controversi della sentenza Uefa delle settimane scorse. Ovviamente in questa situazione il mercato potrebbe risentirne, ma niente impedisce a Elliott di effettuare operazioni di mercato e di rafforzare la squadra.
CESSIONE - Dopo aver sistemato questi primi tasselli, si passerà alla questione evidentemente più importante, cioè la vendita della società. E' difficile definire i tempi, che potrebbero essere brevi o lunghi, ma è difficile definire anche la cifra di cessione del Milan: è ipotizzabile che sia inferiore ai 740 milioni che Yonghong Li ha versato nelle casse di Finenvest, ma Paul Singer deve rientrare del suo prestito, concesso con l’11.5% di tasso d'interesse nei confronti di Yonghong Li e il 7.7 % verso il Milan. Vedremo cosa succederà, ma intanto spunta il nome del possibile nuovo amministratore delegato del club rossonero:
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