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(fonte: REUTERS) - Sulla vendita del Milan all‘imprenditore cinese Yonghong Li, il quale lo scorso aprile ha acquistato il club da Fininvest, holding della famiglia Berlusconi per 740 milioni di euro, debiti inclusi, non c’è un fascicolo d‘indagine in procura a Milano, ma una relazione della Guardia di Finanza che contiene tre cosiddette “sos”, segnalazioni di operazioni sospette. Lo riferiscono due fonti a conoscenza del dossier, aggiungendo che il rapporto di una decina di pagine è stato consegnato in procura prima delle feste natalizie.
Le “sos” sono notifiche che gli intermediari finanziari dal 2008 sono obbligati a inviare all‘Unità d‘informazione finanziaria di Banca d‘Italia per le operazioni su cui ci siano “ragionevoli motivi di sospettare” che siano stati compiuti o tentati degli specifici reati fra i quali il riciclaggio. E’ prassi che queste segnalazioni siano inviate alla Guardia di Finanza che, stilato un rapporto, le trasferisca alle procure competenti, chiamate poi a valutare se il caso richieda l‘apertura di un fascicolo oppure no.
Sabato scorso il Procuratore capo Francesco Greco ha smentito ufficialmente l‘esistenza di una qualsiasi indagine sulla vendita del club calcistico, dopo che la Stampa aveva pubblicato la notizia dell‘apertura di un’ inchiesta per riciclaggio. Il quotidiano in una nota ha però confermato quanto scritto L‘avvocato di Fininvest Niccolò Ghedini, sabato, in una nota immediatamente successiva alle dichiarazioni del procuratore capo, ha ringraziato la procura di Milano “per la tempestività della comunicazione in merito”, che “non fa che confermare la già palese falsità della notizia”.
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