L'edizione odierna del 'Corriere della Sera' ha fatto il punto della situazione societaria in casa Milan, che, come noto, in queste ore è piuttosto calda.
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Cessione Milan – Yonghong Li trova l’acquirente. Ma potrebbe essere troppo tardi
Yonghong Li, lo scorso venerdì 6 luglio, anticipati per completare l'aumento di capitale da 60 milioni richiesti dal club rossonero e, pertanto, ha rotto un 'covenant': il fondo di Paul Singer, ora, ha facoltà di avviare le pratiche per rilevare la gestione del Milan.
L'imprenditore cinese, che nella società rossonera ha immesso ingenti capitali in questi 15 mesi al comando, non avrebbe però alcuna intenzione di perdere tutto e, secondo il 'CorSera', in queste ore ha lavorato a Londra, con i suoi advisor e con l'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, per provare a vendere il pacchetto di maggioranza del Milan al famoso 'Mister X'.
Indiscrezioni, al momento non confermate, , milionario russo, proprietario del Monaco, club della Ligue 1 francese. Qualora quest'operazione dovesse andare in porto sul filo di lana, Yonghong Li resterebbe sì nel Milan, ma soltanto con una quota di minoranza. La partita, però, è nelle mani del fondo Elliott, che non ha ancora iniziato la procedura per escutere il suo pegno, e quindi diventare il proprietario del Milan, ma potrebbe farlo già oggi.
Yonghong Li è in default, ma anche se tutti gli indizi lasciano presagire che possa presentarsi con un 'signing', ovvero con un preaccordo firmato, non con un 'closing', cioè con un passaggio di proprietà concluso a tutti gli effetti. Quindi, Elliott dovrebbe accontentarsi da subito dei 32 milioni per poi vedersi risarcito l'intero ammontare del prestito (303 milioni più interessi) al massimo entro ottobre, quando ci sarà la deadline del prestito elargito alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg di Yonghong Li ed A.C. Milan SpA.
Elliott, dal canto suo, potrebbe concedere all'imprenditore cinese questa 'exit strategy', secondo il 'CorSera', poiché non interessato al calcio. In caso di rifiuto, invece, sarà inevitabile andare al Tribunale di Lussemburgo, per fissare il “fair value”, cioè il valore corretto della società rossonera. Secondo sempre il Corriere della Sera, se il fondo americano diventasse proprietario del Milan, il debito si azzererebbe ed è come se al club venisse attribuito il valore di 370 milioni circa, ma Yonghong Li spiegherà che il Milan vale molto di più (lui lo ha pagato 740 milioni) e quindi, in caso di cessione, il guadagno extra deve essere suo.
Insomma, situazione complicata: motivo per cui Elliott ha chiesto ai suoi legali un secondo parere d'urgenza. Qualora Elliott dicesse di no a Yonghong Li, ci sono ancora in corsa i Ricketts e Rocco Commisso:
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