Su 'La Gazzetta dello Sport' di questa mattina trovano ampio risalto , 68enne magnate italo-americano, fondatore di Mediacom Communications e patron dei New York Cosmos, il quale, parlando ad 'America Oggi', ha di fatto riaperto la trattativa per l'acquisto della maggioranza del Milan dall'attuale proprietario e Presidente, l'imprenditore cinese Yonghong Li.
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Commisso all’attacco: “Voglio il Milan, però comando io: tornerà grande”
“La trattativa per l'acquisto del Milan continua, nonostante la difficoltà di comunicazione personale dovuta alla costane presenza di un emissario – ha detto Commisso -. Questo, a mio parere, mina alla base il rapporto fiduciario che dovrebbe esistere in un contesto complesso, ma chiaro, come quello attuale”. Appurato come anche al potenziale acquirente del club di Via Aldo Rossi risulti complicato interfacciarsi con Yonghong Li, Commisso ha proseguito parlando della sentenza UEFA che, ieri, : “Questo Milan sette volte Campione d'Europa ha una tradizione e una storia di valenza mondiale e non merita di essere trattato così. Chiudo il contratto – la promessa di Commisso -, ma solo alle mie condizioni. Sia chiaro: prima devo avere un accordo vincolante. . Il club deve essere mio perché credo di poterlo gestire e farlo tornare ai massimi splendori. Ipotesi di acquisire altri club? Il Milan è il Milan, con una tradizione che non tutti i club mondiali o italiani possono vantare, ma in realtà esistono sempre altre alternative in Italia, in Europa e negli Stati Uniti".
Parole forti, sincere e di conforto per i tifosi rossoneri in un momento piuttosto triste. Non è detto che, alla fine dei giochi, il proprietario del Milan sarà lui, perché Yonghong Li, che gli ha anticipato per l'aumento di capitale, al contrario di Commisso non sembra avere fretta di cedere il Milan. L'imprenditore cinese, infatti, punterebbe ad 'imbonire' Elliott fino ad ottobre, scatenando poi un'asta per vendere il club alle condizioni economiche a lui più favorevoli. Dinamiche, queste, che però a Commisso interessano poco. Lui vorrebbe entrare subito, saldare il debito con Elliott, per il mercato e per la gestione del club, oltre che a portare avanti il progetto della realizzazione di un nuovo stadio ed investimenti nel settore giovanile.
Commisso, inoltre, che avrebbe voluto accompagnare Yonghong Li a Nyon per affrontare l'iter procedurale della UEFA, è convinto che, con lui al timone, il TAS ribalterebbe il verdetto di esclusione dei rossoneri dall'Europa:
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