In estate, dopo una lunga e laboriosa trattativa con l'Atalanta, Andrea Conti era stato uno dei colpi più eclatanti della campagna acquisti del Milan: 27 milioni di euro (24 cash più il cartellino del centrocampista Matteo Pessina, valutato 3 milioni) alla società dei Percassi per aggiudicarsi il giovane talento degli orobici e della Nazionale italiana.
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Conti, il grande ritorno: Milan, un’arma in più nella volata Champions
La stagione, per Conti, era iniziata nel migliore dei modi: 5 gare di altissimo livello tra Serie A ed Europa League, una spinta continua sulla fascia destra, sovrapposizioni veloci e a tempo, inserimenti costanti in fase offensiva. Insomma, una freccia appuntita e mortale nell'arsenale a disposizione dell'allora tecnico rossonero, Vincenzo Montella. Poi, è giunta la sfortuna. Anzi, la jella nera: a settembre, in allenamento, Conti si è infatti lesionato i legamenti crociati del ginocchio sinistro ed è stato costretto, per vari mesi, a guardare i compagni giocare.
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Ha visto fallire Montella, poi sostituito da Gattuso. Ha visto il Milan, partito per competere ai più alti livelli, sprofondare fino all'undicesimo posto in classifica e battuto in tutti gli scontri diretti. Ha visto un girone d'andata deficitario che, probabilmente, avrebbe fatto dubitare chiunque sulla scelta compiuta qualche mese prima. Invece Conti è sempre stato presente, nello spogliatoio, accanto ai suoi compagni: ha sofferto, fisicamente e moralmente, a stare fuori. Si è dato da fare, si è applicato, si è allenato non appena è stato possibile. Prima al piccolo trotto, poi intensificando sempre di più i carichi di lavoro. E, finalmente, ha recuperato.
Domenica scorsa, in occasione di Milan-Chievo, è arrivata la sua prima convocazione ufficiale dopo sei mesi: un motivo di giubilo, per Conti, che, negli ultimi tre mesi, ovvero dall'avvento di Gennaro Gattuso sulla panchina rossonera, ha visto il Milan rialzare gradualmente la testa, risalire posizioni in campionato, fare una grande figura in Europa League, conquistare la finale di Coppa Italia ed ora, a dieci partite dal termine della stagione, giocarsi un quarto posto che a sul finire del 2017 sembrava utopia pura ed un trofeo che, ai rossoneri, manca dal 2003.
Conti, ora, è pronto: probabilmente andrà in panchina anche il 31 marzo, all'Allianz Stadium di Torino, in occasione del big match della 30^ giornata contro la Juventus. Intanto, è tornato e si prepara a rappresentare un'arma in più per i rossoneri in vista del rush finale della stagione. Magari, risulterà l'uomo decisivo per la qualificazione del Milan in Champions League: impresa difficile (l'Inter è avanti di 5 punti, anche se c'è un derby da recuperare), ma non impossibile. Conti potrebbe riprendere al più presto il suo posto sulla destra, e, perché no, dirottare sul versante opposto Davide Calabria, in splendida forma, al posto di un Ricardo Rodríguez che appare in netto calo.
Comunque andrà a finire questa stagione, la prossima, 2018-2019, sarà quella del riscatto per Andrea Conti, che ha già abbondantemente pagato dazio alla sfortuna. Si riprenderà il Milan, ne siamo certi, e lo farà nel miglior modo possibile: con prestazioni di alto livello ed un'incidenza sule fortune della squadra non indifferente.
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