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Coppa Italia, Juventus: Allegri si augura di far arrabbiare Gattuso

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Allegri sottolinea la difficoltà della partita e le qualità del MIlan, ma vuole fare la storia con la Juventus: sarebbe il quarto double consecutivo.

Stefano Bressi

Non è uno stadio come tutti gli altri, l'Olimpico di Roma, per Massimiliano Allegri. Stasera ci torna per la finale di Coppa Italia, in cui la sua Juventus affronta il Milan. Ma proprio con i rossoneri è iniziata l'avventura tra Max e il prato dell'Olimpico: sette anni fa, quando ha vinto il primo Scudetto da allenatore. Aveva lo stesso fisico, ma qualche capello in più. Tra i giocatori che fecero festa insieme a lui c'era anche Gennaro Gattuso, che oggi allenerà il Milan. Max lo definisce testone e ammette che già all'epoca si intravedeva avrebbe potuto fare l'allenatore. Lo elogia per le difficoltà avute a Pisa e in Grecia e gli fa i complimenti per l'umiltà di essersi rimesso in gioco in Lega Pro. Lo vede più pacato, ma si augura di vederlo arrabbiato stasera...

Allegri viene da tre vittorie di fila in Coppa Italia e, con lui, c'era Leonardo Bonucci, un altro che oggi troverà da avversario, come capitano rossonero. I due hanno avuto qualche problemino, scrive La Gazzetta dello Sport, e Leo è finito su uno sgabello in punizione. L'obiettivo di Max è vincere anche stasera, sarebbe il primo a fare il double quattro volte di fila. Non vuole pensare, però, allo Scudetto e ne parla come se ancora dovesse vincerlo. Tutto concentrato sulla Coppa Italia, perchè sa che il Milan può mettere in difficoltà.

In 5 giorni all'Olimpico si deciderà un'intera stagione. Un'annata logorante, non solo per il testa a testa con il Napoli, ma anche perchè ha ricevuto continue critiche per il gioco espresso dai bianconeri. Allegri, però, come sempre è molto pratico e anche stasera gli interessa solo vincere. Nel caso dovesse andare male, però, anche solo lo Scudetto gli basterebbe per definirla un'ottima annata, visto che si tratterebbe del settimo consecutivo. Più volte si è tolto meriti per darli ai propri ragazzi e anche stavolta fa così. Si affida a Paulo Dybala, uno che quest'anno ha segnato tanto, ma ha ricevuto anche tante critiche.

Dopo la cinque giorni romana, Allegri penserà al proprio futuro. Già l'anno scorso aveva pensato di salutare la Juventus dopo la delusione di Cardiff, poi dopo l'incontro con la dirigenza decise di restare. Anche ora sembra vicino all'addio, ma ancora non è detta l'ultima parola. La società vorrebbe trattenerlo, Allegri riesce a evitare discorsi scomodi. Pensa solo a migliorarsi continuamente, come non ha smesso di farlo dalla sera dell'Olimpico di sette anni fa.

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