Ancora una volta si torna a parlare di presunti problemi societari per il Milan. Il Corriere della Sera, infatti, nel pezzo a cura di Milena Gabanelli e Mario Gerevini, scrive che sarebbe fallita la Jie Ande, società cassaforte di Yonghong Li, sulla quale pendeva una richiesta di liquidazione per bancarotta da parte della banca di Canton. Questa ultima notizia sarebbe un'ulteriore conferma sui problemi del presidente rossonero, che sarebbe il principale responsabile del dissesto in cui si è trovata la società, che adesso sarà affidata ad uno studio legale.
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Corriere della Sera – Milan, fallita la società cassaforte di Yonghong Li
JIE ANDE - La Jie Ande era la società più importante tra quelle indicate da Yonghong Li, che, ricordiamo, ha acquistato il Milan da Fininvest per circa 740 milioni di euro. Già allora la Jie Ande era insolvente, ma nessuno verificò. Il fallimento della società non comporterà conseguenze per il Milan, ma ancora una volta viene messa in discussione la credibilità del patron rossonero e soprattutto i margini di manovra per eventuali operazioni finanziarie diventano sempre più bassi. Sempre secondo quanto viene scritto dal Corriere della Sera, il commissariamento della Jie Ande conferma quanto fosse poco affidabile il patrimonio dichiarato da Yonghong Li, con varie proprietà che sono fino a questo momento difficilmente individuabili.
DEBITO CON ELLIOTT - In primo piano, ovviamente, c'è sempre il rifinanziamento del debito del Milan nei confronti del fondo Elliott. Quest'ultimo potrebbe prestare alla società altri 30-40 milioni di euro che permetterebbero di risolvere alcuni problemi e di avere maggiore credibilità nei confronti della Uefa. Eventuali sanzioni, infatti, inciderebbero sul valore del Milan, ed è per questo che c'è bisogno di compattezza, in modo da presentare un progetto serio e affidabile al massimo organismo calcistico europeo. Yonghong Li alla fine riesce a mantenere i propri impegni, ma ci sono continui ritardi e aumenti di tassi d'interesse che danno una sensazione di inaffidabilità: la società rossonera vive alla giornata insomma, sperando di trovare un rifinanziamento accettabile in termini di commissioni e di tassi d'interesse.
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