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L'esortazione e lo slogan iniziale è diventato un ordine, un diktat oggi. Gennaro Gattuso ieri in conferenza stampa è stato chiaro: vuole un Milan che badi alla sostanza, che sia meno bello ma più cattivo e vincente. Quasi un paradosso per un allenatore, che come nella maggior parte dei casi fa della prestazione della sua squadra uno dei valori più importanti della sua filosofia calcistica. Ora, però, è il momento di mettere da parte l'aspetto teorico e guardare all'atto pratico.
Ai rossoneri serve recuperare il terreno perso tra Cagliari, Empoli e Atalanta. Dunque, Gattuso chiede , non gli importa il modo ma le vuole. Dopo Sassuolo e Olympiacos, quindi, Chievo, derby e Genoa devono essere i 3 prossimi obiettivi da avere bene in testa per i ragazzi rossoneri, chiamati oggi alla vittoria e a non prendere sottogamba il fanalino di coda della Serie A. Per Gattuso, infatti, i clivensi sono messi bene in campo ed è pericoloso sui calci piazzati.
Per cui spazio ai titolarissimi, con il che verrà sciolto in mattinata. Al suo posto è pronto Zapata, mentre Cutrone partirà dalla panchina. Niente esperimenti con le 2 punte, non è il momento. Inoltre, per Gattuso, Patrick è un vero spaccapartite, decisivo con la sua voglia nei 20 minuti finali. Chi non mancherà sarà Franck Kessié, elemento imprescindibile in questo Milan:
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