L'edizione odierna del 'Corriere della Sera' ha fatto il punto della situazione societaria in casa Milan spiegando come, tra 15 giorni, potrebbe esserci persino un altro ribaltone ai vertici del club di Via Aldo Rossi. Il proprietario e Presidente rossonero, Yonghong Li, infatti, potrebbe imbarcare nella sua avventura alla guida del Diavolo qualcosa più di un socio. Forse un futuro proprietario.
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CorSera – Milan, pronto il ribaltone in società
Dopo mesi in cui Yonghong Li ha rifiutato varie offerte, considerate sempre troppo basse, per vendere parte delle sue quote azionarie, e quando tutto lasciava intendere che la strada privilegiata tanto dalla holding Rossoneri Sport Investments Luxembourg quanto dal club fosse quella del rifinanziamento del debito di 303 milioni di euro più interessi con il fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation, ora le priorità sembrerebbero cambiate e .
Questo, almeno inizialmente perché le indiscrezioni più accreditate parlano di un socio che accetti di entrare ora nel progetto Milan con una quota di minoranza ma soltanto a patto che presto, . Sempre molto complicato, infatti, trovare qualcuno che sia disposto ad investire molti soldi senza poi poter comandare né avere voce in capitolo: a suo tempo, lo aveva verificato anche Silvio Berlusconi.
Secondo il 'CorSera', Yonghong Li ha sondato la disponibilità di più interlocutori ma ora si sta per stringere con uno e si dovrebbe arrivare molto velocemente a qualcosa di concreto, entro 15 giorni, forse con la firma di un contratto di trattativa in esclusiva. Qualora l'operazione fosse invece più avanti di così, vorrebbe dire, ha sottolineato la collega Arianna Ravelli che, all'insaputa di tutti, si sarebbe già svolta anche la 'due diligence'. La trattativa, però, è stata condotta in gran segreto, a cominciare dalla visita di Yonghong Li a Milano.
Sono stati tanti i nomi fatti in merito l'identità del nuovo socio del Milan ma sembra che quello 'buono' non sia ancora venuto allo scoperto. Si tratterebbe, comunque, di una persona fisica e non di una società. Yonghong Li ha deciso che questa sarebbe la strada migliore per tenersi stretto, almeno per il momento, il Milan, evitando, di fatto, . Il Presidente ha fretta perché, entro fine giugno, da versare altri 30 milioni di capitale nelle casse della società di Via Aldo Rossi ed il nuovo socio potrebbe già partecipare al conferimento in qualche forma.
Non è detto, invece, la conclusione del quotidiano generalista, che il Milan faccia in tempo a giocarsi questa nuova carta il 19 giugno, quando si troverà davanti alla Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di calcio UEFA (probabilmente, però, sarà spendibile per un eventuale ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna), anche se già davanti ai cinque giudici saranno illustrate le prospettive della società e presentate garanzie bancarie per 100 milioni a coprire le future perdite del club. Resta la scadenza di ottobre del debito di Elliott, su cui si è concentrata la UEFA. Ma cosa perderebbe, quest'ultima, se il Milan fosse escluso dall'Europa League?
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