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CorSera – Milan, sentenza UEFA già in arrivo: pesa l’assenza di novità sulla proprietà

Yonghong Li Milan
Esclusione dall'Europa League sempre più vicina per il Milan, sul quale pesano i dubbi su Yonghong Li ed il mancato rifinanziamento del debito

Daniele Triolo

L'edizione odierna del 'Corriere della Sera' spiega come la UEFA, dopo aver ascoltato in udienza il Milan a Nyon, sembra andare di fretta. Già in giornata, infatti, , reo di non aver rispettato, nel triennio 2014-2017, i parametri del Fair Play Finanziario. Questo non sembrerebbe essere un buon segno per il Milan: si tratterebbe, infatti, di una riflessione piuttosto rapida da parte dei membri della Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di calcio UEFA che, in sostanza, avrebbe deciso di sposare la linea tracciata dalla Camera investigativa.

Tradotto in soldoni, un anno di esclusione dalle coppe europee e, pertanto, la mancata ammissione del Milan all'Europa League 2018-2019, conquistata sul campo dalla squadra di Gennaro Gattuso. Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, non ha portato in udienza le notizie sulle trattative in corso per l'ingresso di un nuovo socio nella Rossoneri Sport Investments Luxembourg, la holding che controlla il club rossonero, perché, in assenza di un impegno vincolante, il Milan ha deciso di non rischiare di “irritare” i giudici descrivendo quello che con tutta probabilità succederà a breve, ma comunque non prima di una settimana.

Fassone , ma appare evidente, secondo il 'CorSera', come a pesare per la UEFA, nel caso rossonero, siano stati i dubbi su Yonghong Li, sempre chiesti e mai chiariti sia in sede di richiesta di accesso al Voluntary Agreement sia del Settlement Agreement. E, naturalmente, ha influito anche il fatto che, dal novembre 2017 ad oggi, non ci siano stati passi in avanti nemmeno sulla questione rifinanziamento del debito con il fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation. E poco importa se quest'ultimo si è sempre schierato al fianco del Milan, dichiarandosi (anche per iscritto) pronto a garantire la continuità aziendale della società qualora Yonghong Li venisse meno ai suoi impegni.

Se si arrivasse all'esclusione dalle coppe (in alternativa, c'è pur sempre una sospensione 'condizionata'), il Milan farà certamente ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna. . La strategia di Yonghong Li, in tal senso, appare chiara, ha commentato il quotidiano generalista: tiene aperti più tavoli per strappare le migliori condizioni possibili ed è anche possibile che, aspettando gli investimenti del nuovo socio, il Presidente non metta i 32 milioni di euro di aumento di capitale entro questo venerdì.

In tal caso, Elliott eserciterebbe il diritto di surroga, li verserebbe e poi entro 5 giorni dovrebbe essere rimborsato. Questioni di giorni, comunque, forse di ore per capire qualcosa in più. Yonghong Li, intanto, sembra essersi 'appoggiato' ad una banca per la ricerca del partner giusto: .

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