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Yonghong Li rifiuta soci di minoranza. Top Player? Non arrivano

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Yonghong Li, proprietario e Presidente del Milan, avrebbe rifiutato l'ingresso nel club di alcuni soci di minoranza. Con conseguenze nefaste per i rossoneri

Daniele Triolo

L'edizione odierna del 'Corriere della Sera' ha ricordato come il Milan sia ancora alle prese con la questione del rifinanziamento del debito di 303 milioni di euro più interessi contratto con il fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation di cui 120 fanno capo ad A.C. Milan SpA e 180 alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg dell'attuale proprietario e Presidente del sodalizio rossonero, Yonghong Li.

Sebbene il fondo Elliott si sia detto disponibile a supplire eventuali mancanze da parte di Yonghong Li, qualora non dovessero arrivare le tranche finali dell'ultimo aumento di capitale emesso e, in ogni caso, a garantire continuità al progetto del Milan se ad ottobre dovesse escutere la società in pegno, l'imprenditore cinese starebbe aspettando a siglare proposte per il rifinanziamento perché spererebbe di strappare condizioni migliori.

Il 'CorSera' ha rivelato come Yonghong Li abbia rifiutato, in questo periodo, dei soci di minoranza perché, a suo avviso, avrebbero offerto troppo poco. “Ma così non sta facendo un favore al Milan – il commento del quotidiano generalista -. Certi giocatori, per esempio, contattati dal club, sono già sfuggiti perché preferiscono società con proprietà dal futuro più definito”.

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