CorSport – Milan, la UEFA è contro Yonghong Li

L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport – Stadio' è tornata a fare il punto della situazione in casa Milan a pochi giorni dal 'no' incassato dalla società rossonera in merito la richiesta di accesso del club rossonero al settlement agreement, ovvero il patteggiamento delle sanzioni economiche e sportive per il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario per il triennio 2014-2017, quando il Milan era ancora gestito da Fininvest e presieduto da Silvio Berlusconi.

Il quotidiano romano, però, ha ricordato come nel mirino della UEFA pare esservi finito, soprattutto, l'attuale proprietario e Presidente del Milan, Yonghong Li, allorché, nel comunicato ufficiale di diniego del settlement agreement, sono state sottolineate le perplessità della UEFA sul rifinanziamento del debito con il fondo statunitense Elliott Management Corporation entro la data prestabilita dagli accordi, ottobre di quest'anno. Da Nyon, infatti, hanno tacitamente ed implicitamente evidenziato come la figura di Yonghong Li sia poco concreta e difficilmente identificabile dal punto di vista imprenditoriale.

Il 'CorSport' ha quindi rimarcato come si abbia l'impressione che l'avventura di Yonghong Li alla guida del Milan sia agli sgoccioli, anche perché appare difficile rifinanziare un debito di quasi 400 milioni di euro, interessi compresi, in tempi strettissimi. Con il sospetto, forte, che eventuali partner, anche di minoranza, non siano poi così entusiasti di avvicinarsi al Milan in questo momento dando quindi fiducia ad una proprietà così discussa e discutibile. L'ipotesi, dunque, al momento più accreditata che è si acceleri il cambio della guardia, con il fondo Elliott che escuterebbe il pegno Milan e sfilerebbe la bandiera cinese da Via Aldo Rossi, issandovi quella statunitense.

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