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Il 'Corriere dello Sport – Stadio' in edicola questa mattina ha spiegato, senza mezzi termini, come il rapporto tra Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, e Yonghong Li, proprietario e Presidente del club rossonero, sia ormai ai minimi termini. È presto, secondo il quotidiano romano, per parlare di una “guerra intestina”, ma, senza dubbio, Fassone e Yonghong Li sembrano viaggiare su due binari diametralmente opposti.
Di mezzo, chiaramente, con questa situazione ci va il Milan, che finisce per farne inevitabilmente le spese. Secondo il 'CorSport', durante di qualche giorno fa, Fassone avrebbe volutamente scelto di sorvolare su qualsiasi discorso inerente la società, Yonghong Li, la provenienza dei 32 milioni di euro per completare l'aumento di capitale ed un'eventuale vendita del pacchetto di maggioranza. Per una precisa strategia: tenere separata la gestione della società Milan dalla proprietà Milan, addossando a quest'ultima le responsabilità per la situazione che si è venuta a creare, e, di rifletto, difendere 15 mesi del proprio operato come dirigente.
Il messaggio di Fassone, secondo il 'Corriere dello Sport – Stadio', oltre che i tifosi, avrebbe avuto come reale destinatario il fondo Elliott Management Corporation. L'A.D. del Milan, infatti, ha lasciato intendere di essere tutt'altro che convinto di quei soldi e, di conseguenza, quasi certo come il Milan possa finire in mano ad Elliott dal 9 luglio in poi. Qualora si verificasse questa situazione, Elliott , sostituendo chi è attualmente in carica. Ovviamente, Fassone compreso. Da qui la necessità di 'comunicare' con il fondo di investimenti che, secondo alcune indiscrezioni, non avrebbe poi così fretta di rivendere subito il Milan, , squadra ed i conti rossoneri.
Cosa avrebbe, in mano, Yonghong Li per contrastare le mosse di Elliott? Dovrà innanzitutto versare i 32 milioni dovuti per guadagnare tempo (si spiegherebbero così ) e, intanto, cercare di tamponare la situazione di incertezza venutasi a creare con Fassone e, ha concluso il 'CorSport', anche all'interno del Consiglio d'Amministrazione del Milan, dove sembra che vi sia una spaccatura tra l'anima italiana e quella cinese: .
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