Patrick Cutrone oggi ha compiuto 20 anni. Per il giovane attaccante del Milan, in rampa di lancio dopo i tanti gol segnati in questa prima parte di stagione (9 tra campionato e Coppe, ndr), un'altra giornata ricca di emozioni: ecco le sue parole a Premium Sport.
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Cutrone a PS: “Dopo il derby ho dormito 2 ore. Io come Inzaghi? Per ora no…”
Sul compleanno: "Compiere 20 anni da centravanti del Milan è bellissimo. Ho sempre festeggiato i miei anni in rossonero, quest’anno però è più bello. Giocare qui era il sogno che ho sempre avuto da bambino. I miei compagni mi hanno abbracciato tutti, poi ho portato i pasticcini e abbiamo festeggiato insieme. Il mio desiderio per il futuro a livello personale è di cercare di fare sempre più gol, mentre a livello di squadra è reagire e fare sempre meglio. Io miglior marcatore del Milan, sopra a Kalinic e Andrè Silva? Non me l’aspettavo a inizio stagione ma io in questi mesi ho lavorato in ogni allenamento per mettere in difficoltà il mister".
Sul derby: "La notte dopo il gol nel derby ho dormito solo due ore, quasi niente. La testa pensava continuamente all’azione del gol, all’esultanza e al dopo partita: è stata un’emozione indescrivibile. L’importanza della mia famiglia? Io nel tempo libero giocavo sempre a calcio, andavo all’oratorio e giocavo a calcio con mia nonna e mio fratello. Devo tutto alla mia famiglia, io ho fatto dei sacrifici ma anche loro ne hanno fatti tanti. La mia famiglia è sempre stata con i piedi per terra, non mi ha mai gasato e mi ha sempre consigliato di restare umile e di impegnarmi ogni giorno".
Sul paragone con Inzaghi: "Il ricordo più bello di questi mesi al Milan? A parte l’esordio è stato il primo gol in Europa League perché c’erano 80.000 persone allo stadio e ancora oggi mi vengono i brividi. Poi ovviamente il gol nel derby che è il più bello della mia vita. Essere paragonato a un grande attaccante come Inzaghi che ha fatto una marea di gol è bellissimo. Ringrazio Abbiati ma non mi sento di fare paragoni adesso. Inzaghi mi piaceva tantissimo per la voglia di fare gol e di non mollare mai".
Sul momento rossonero: "Gattuso è un grande allenatore, ci stimola tanto e vuole che facciamo gruppo perché l’unione è alla base di tutto. Lui vuole questo, ma non mi parla tanto dei suoi ex compagni anche se mi dà molti consigli e sicuramente pensa ai grandi centravanti con cui ha giocato. Io e Donnarumma le basi per il futuro del Milan? Penso che bisogna ripartire dai giovani adesso. E noi giovani dobbiamo dimostrare che possiamo cavarcela anche in una grande squadra, senza passare da squadre minori. Il ruolo in cui mi esprimo meglio? Sono a disposizione per qualunque posizione, anche per la porta come dice il mister. Il mio ruolo preferito però è quello della punta centrale. L’esterno l’ho fatto a volte anche in Primavera e piano piano sto imparando a farlo".
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