Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, uno dei temi di Milan-Lazio era il confronto tra Patrick Cutrone e Simone Inzaghi. L'attaccante, infatti, nel match di campionato di domenica scorsa, ha segnato il gol dell'1-0 con il braccio, ma alla domanda del tecnico biancoceleste aveva risposto: "L'ho toccata con la spalla". Il bomber rossonero, per questo motivo, ha voluto chiarire con il laziale, al termine del match di ieri sera, mettendo in evidenza la sua buona fede.
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Cutrone e il confronto con Inzaghi: “Mister, non dico bugie”
INZAGHI - Dopo l'episodio di domenica scorsa, Cutrone è stato attacco pesantemente sui social dai tifosi laziali, e evidentemente gli insulti hanno fatto male al centravanti. Al tal proposito Patrick ha provveduto a "difendersi" grazie ad un ("In un momento di adrenalina ho avuto la sensazione di colpire la palla in maniera irregolare. Ci tengo comunque a dire che il mio non è stato un gesto volontario e mi spiace che venga messa in discussione la mia onestà") e grazie appunto al confronto avvenuto con Simone Inzaghi. Il tecnico in conferenza stampa ha spiegato cosa si sono detti: "Mi ha solo detto che era convinto di averla colpita di spalla, mi ha detto che una volta visto il replay si è accorto che il gol era da annullare, io gli ho fatto i complimenti: sentiremo parlare a lungo di lui, nel finale è entrato e il Milan ci ha creato tanti problemi. In ogni caso si è scusato, ma non ne aveva motivo".
TIFOSI - Meno tenere i tifosi biancocelesti, che, all'ingresso in campo di Cutrone, si sono scatenati con gli insulti. I supporters avrebbero voluto la squalifica dell'attaccante da parte del giudice sportivo, che ha ritenuto il colpo con il braccio involontario. Insomma, Patrick ha avuto giustizia, e per la seconda volta consecutiva non stava per castigare la Lazio: il suo ingresso in campo ha cambiato la gara, e il giovane bomber sembra sempre più indispensabile per questo Milan.
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