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Cutrone, è lui il dodicesimo uomo rossonero

Redazione

Higuain è il titolare indiscusso del Milan, ma Cutrone ha dimostrato di essere il giocatore più adatto e pronto per cambiare la partita in corsa.
04:04 min

di Valerio Paini

Un altro scontro di alto livello in questo inizio di campionato per il Milan che, davanti al pubblico di casa per la prima volta in stagione, non tradisce i suoi tifosi e ottiene una prestigiosa vittoria contro una Roma un po' spaesata. Una vittoria che conquistata “così è ancora più bella” come direbbe, , chi, questa stessa partita, l'ha risolta, quel Patrick Cutrone che non smette di stupire con i suoi gol.

Partito dalla panchina, come era lecito aspettarsi visto che la concorrenza, quest'anno, porta il nome di Gonzalo Higuain, ha atteso con trepidazione il suo momento e, appena entrato, ha relegato proprio lo stesso argentino alla parte di attore non protagonista. Certo, c'è da dire che, sulla scena, il valore e apporto del nuovo numero 9 rossonero non è stato indifferente vista la partita di altissimo livello e l'assist proprio per il giovane italiano. Quel che resterà nella memoria però sarà il grande gol: un taglio preciso per trovarsi davanti al portiere e batterlo con un colpo secco al 95° minuto, come i più grandi, decisivi e freddi attaccanti di razza. Una dote non di secondo piano e che in molti hanno notato. Ma non è l'unica del talento proveniente dal vivaio rossonero, oltre infatti al fiuto del gol (la scorsa stagione, la prima da professionista, è stata chiusa con 18 gol di cui 10 in campionato; dato da integrare con la considerazione che Patrick era il terzo attaccante in rosa), Cutrone spicca per quello che Gennaro Gattuso chiama “veleno”, ossia quella smania di voler fare bene ed essere decisivo, di buttarsi su ogni palla e di voler trascinare il gruppo con tutte le forze contenute.

E un attaccante così è difficile da tenere in panchina, anche perché è lui stesso a volerla evitare in tutti i modi. Così per il tecnico rossonero si apre un dolce ventaglio di scelte che porterà ad alternare i due attaccanti o, come è successo ieri, a schierarli insieme per risolvere momenti complicati. Sicuramente il “musone” visto in settimana da Gattuso verrà spazzato via dall'enorme mole di partite che aspettano il Milan dopo la sosta per le nazionali, però non è detto che sia sempre lui a doversi adattare. Stando infatti a quanto dichiarato ai microfoni di Sky Sport a fine partita, Cutrone ha detto sul punto: “Non mi piace stare in panchina, ora ho davanti un grandissimo attaccante, ma farò di tutto per mettere in difficoltà il mister”. Una dichiarazione di intenti chiarissima che solo il futuro potrà smentire, quel che resta ora però è la gioia di un giocatore sempre più indispensabile per questo Milan.

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