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Delusione André Silva: in caso di cessione il Milan teme una minusvalenza

Daniele Triolo

André Silva bene in Europa League ma ancora a secco in Serie A: potrebbe finire sul mercato invernale, il procuratore Jorge Mendes già in azione

Il Milan, in questa stagione di grandi investimenti sul mercato, ha assistito all'esplosione di Patrick Cutrone, top scorer rossonero con 9 gol in tutte le competizioni ma, allo stesso tempo, all'involuzione, preoccupante, di André Silva, arrivato in estate dal Porto per una quarantina di milioni, bonus compresi, ed incapace, fin qui, di fare la differenza in positivo per la squadra meneghina.

Anzi, secondo quanto riportato da 'Tuttosport', per André Silva si può parlare di vera e propria delusione perché, se è assodato che in Europa League il 22enne attaccante portoghese ha messo a segno 8 gol, è pur vero che in Serie A il pupillo di Cristiano Ronaldo non ha ancora trovato la via della rete e sembra essere ancora piuttosto 'acerbo' per le ruvide difese del campionato nostrano. Il quotidiano torinese ha sottolineato come André Silva, finora, sia riuscito a dimostrare le sue innegabili qualità soltanto a sprazzi, ma, comunque, in lui si è mai avvertita quella grinta e quella voglia di imporsi che, per esempio, stanno contraddistinguendo l'annata di Cutrone.

Sono cominciate, dunque, a circolare le prime voci di una sua possibile partenza. Jorge Mendes, potente agente lusitano e procuratore del numero 9, , magari anche temporanee, per il suo assistito (in Premier League ed in Liga qualcosa si muove, n.d.r.), e, sicuramente, come affermato un mese e mezzo fa dal tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, qualora André Silva finisse sul mercato non avrebbe di certo problemi a trovare un club che punti su di lui.

Il Milan, però, non potrebbe permettersi di cederlo a gennaio per una cifra inferiore rispetto a quella investita appena lo scorso giugno, pena una pesante minusvalenza a bilancio. Inoltre, si aprirebbe poi la questione della successione: affrontare tre competizioni con i soli Cutrone e Nikola Kalinić non sarebbe possibile. La sensazione è che il ragazzo, quindi, resti a Milano ma, d'ora in avanti, dovrà impegnarsi di più per far emergere i suoi valori e convincere Gattuso a puntare di più su di lui.

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