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Marco Materazzi, ex difensore centrale dell'Inter, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di derby: "Esultavo sempre tanto, contro juventini e milanisti il doppio, il quadruplo. Ma credo che i tifosi milanisti mi vorrebbero ancora in campo, come quelli interisti vorrebbero Gattuso. Questa Inter a volte fatica a chiudere le partite, ma fa meno fatica a ribaltarle e quindi vuol dire che lo spessore c'è. Secondo me sarà un bel derby: cercheranno la vittoria per forza perché davanti corrono e anche mezzo passo falso è vietato. Spero di non sbagliarmi".
Sul derby: "Spalletti ha il compito più facile: se si volta verso la panchina trova più qualità. Ha giocatori belli grossi e pericolosi sui calci da fermo, soprattutto sanno distribuirsi bene gli spazi in area. Occhio a Bonaventura e a Suso, più a Bonaventura che a Suso. Come Kakà non ce n’è: quando partiva in velocità era impossibile tenerlo, mentre vedo in Asamoah il passo per frenare Suso. Ma occhio: con quel sinistro a giro la mette dove vuole".
Su Gattuso: "Gattuso è più sfrontato perché ha meno e deve inventare di più: finora ha sbagliato poco. La sua panchina sarebbe stata a rischio se al Milan non ci fosse stata gente che sa di calcio e sa che una o due partite si possono sbagliare. Rino non è un mago, nel senso che non fa miracoli, ma di calcio ne sa. Gattuso è l'anima del Milan da quasi vent'anni e non so se ha mai sbagliato un derby. Perché il derby è quella partita che 'solo chi ne ha, mette tutto in campo': il derby non dice bugie. Il Milan se la gioca per il quarto posto, anche perché può contare su due valori aggiunti: l’allenatore e il centravanti. Da interista sono contento che Maldini sia arrivato solo da poco. Era una bestemmia che fosse fuori dal calcio uno che conosce questo mondo e il Milan come pochi: e infatti la prima cosa fatta da Leonardo è stata chiamare lui".
Sulla difesa del Milan: "Il Milan prende sempre gol? Ma io vedo la sua difesa in difficoltà in alcuni attimi della partita, mai per 90’. Succede anche perché spesso cerca di costruire da dietro, a volte forse esagerando. Sono certo che Spalletti ordinerà un’aggressione feroce e, come passo, quelli del Milan potrebbero trovarsi in difficoltà in transizione contro gente come Perisic, Nainggolan, Icardi. Questa può essere la chiave tattica di domani". Intanto c'è un altro ex giocatore dell'Inter che ha parlato della stacittadina:
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