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Diabaté: “Segno tanto, voglio giocare a S.Siro contro Bonucci”

Stefano Bressi

La sorpresa del finale di stagione del Benevento è senza dubbio Diabaté che si racconta e si dice non sorpreso da se stesso e curioso di sfidare Bonucci.
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Ha sorpreso tutti e continua a segnare a raffica, Cheick Diabaté. Certo, qualche gol facile lo sbaglia anche, come con l'Atalanta, ma il bilancio della sua stagione finora è assolutamente positivo. Lui non si sorprende di nulla, ma per chi non lo conosceva pare tutto così assurdo. Finora sono sette i gol messi a segno, in sette partite di cui solo quattro da titolare. Contro Juventus, Hellas Verona e Sassuolo sono arrivate doppiette. Oggi si prepara ad affrontare il Milan a San Siro. Ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" ha parlato di tanti argomenti, partendo proprio dalla gara di oggi: "Sarà emozionante giocare in uno stadio così prestigioso". Ecco le parole del bomber del Benevento.

Se è sorpreso dal proprio rendimento: "Ho sempre segnato tanto, soprattutto in Francia con il Bordeaux. Perciò non sono sorpreso, anche se capisco che possa sembrare strano per chi non mi conosceva, anche perchè gioco in una squadra di bassa classifica. Faccio due cose che amo: gioco a calcio e faccio gol".

Se pensa si sia abbassato il livello del campionato italiano: "Non lo so, ma il livello delle difese è altissimo. Ho incontrato tutti marcatori arcigni e forti. Ora sono curioso di sfidare Bonucci. Il gioco di De Zerbi esalta le mie caratteristiche. Mi chiamano 'Cheick no limits' e io non me ne pongo".

Il gol più bello: "Il primo segnato in casa del Sassuolo, un bel pallonetto".

Sull'idolo da bambino: "Ronaldo il Fenomeno, nessun dubbio. L'ho seguito all'Inter e anche al Milan. Ecco perchè mi intriga giocare a San Siro".

Sui due gol alla Juve: "È stato piacevole. Effettivamente non capita tutti i giorni di fare doppietta con la Juventus. Di solito ci riescono solo i grandi giocatori. Però quel giorno non abbiamo fatto punti... Io sono venuto qui per provare a salvare il Benevento".

Cosa ha pensato quando gli hanno proposto il Benevento: "Era un'occasione importante. In Turchia ero finito ai margini. Sapevo che stavano per firmare elementi come Sandro e Sagna. Ho incontrato Vigorito che mi ha detto di volerle provare tutte per provare a restare in Serie A. Mi ha convinto con il suo attaccamento alla squadra".

Missione impossibile la salvezza: "È durissima, ma non ci arrendiamo. Il gruppo è unito nonostante le difficoltà. Finchè la matematica non ci condannerà, dovremo tentare l'impresa".

Sul futuro: "Non so cosa accadrà, ma mi piacerebbe restare in Italia. Mi trovo bene, mi piace tutto: clima, cucina e calcio..."

Cos'altro gli piace: "La danza. Sono timido e danzare mi aiuta a tirare fuori ciò che ho dentro. A volte lo faccio anche in area di rigore..."

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