Le prossime tre stagioni di Serie A costano 570 milioni per gli emittenti televisivi. Questo il prezzo minimo, come scrive "Il Corriere dello Sport", per ottenere la copertura del campionato italiano. Quanto invece pensa di incassare la Lega dalla vendita di tutti i pacchetti è 1,05 miliardi. Svelata quindi anche la cifra che dovrà versare un intermediario indipendente per accaparrarsi l'intera posta in palio. Questa eventualità può però diventare concreta in assenza di offerte soddisfacenti nel primo bando.
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Diritti tv: la Lega chiede almeno 540 milioni per la Serie A
Come spiega il quotidiano sportivo, i pacchetti A, B e C hanno al loro interno le partite di 8 squadre, fra cui i top club e due di fascia bassa, per un totale di 248 eventi. I primi 2, per satellite e digitale terrestre, sono quotati 260 milioni, mentre il C dedicato agli OTT, ovvero le piattaforme web, si ferma intorno 160. La differenza di 100 milioni è legata al fatto che nei primi sono presenti anche i diritti per la trasmissione nei bar e negli hotel, diretta gol, integrazioni 4 K, interviste extra mix zone e l'accesso al campo. I pacchetti D1 e D2, invece, contengono le partite delle restanti 12 squadre in esclusiva, vale a dire che potranno essere acquistati da un unico operatore, per una qualsiasi piattaforma audiovisiva. Anche se i 2 pacchetti erano stati pensati per essere comprati in coppia. Inoltre sul mercato ci sono anche i diritti aggiuntivi (immagini spogliatoio, interviste del pre e post gara ecc...), per i quali l'assegnazione è ugualmente molto intricata e difficile.
L'asta ha come termine ultimo le ore 13 del prossimo 22 gennaio. In questo giorno verranno svelate le cifre proposte dagli operatori classici (Sky, Mediaset Premium in primis). Possono essere subito assegnati i diritti, se una delle offerte soddisferà le richieste. Altrimenti dal 25 gennaio la Lega ascolterà gli operatori indipendenti.
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