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Diritti TV: la Serie A studia un nuovo bando, Mediapro insiste

Logo Serie A TIM 2017-2018, foto Wikipedia
Sono ore decisive per il futuro del calcio italiano: in Lega calcio si studia come massimizzare i proventi dei diritti tv per la Serie A

Edoardo Lavezzari

Da ieri la Lega Calcio ha un nuovo commissario: si tratta del presidente del CONI Giovanni Malagò, che si è messo subito nella difficile condizione di dover chiudere la delicatissima partita sui diritti TV. La Lega calcio, dopo una serie di bandi per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A non andati a buon fine, si trova con la proposta degli spagnoli di Mediapro sul piatto (da circa 950 milioni di euro a salire), ma non vuole abbandonare l'idea di coinvolgere le televisioni "tradizionali". Per questo motivo, scrive "La Repubblica" in edicola questa mattina, in via Rosellini si starebbe ragionando per un nuovo bando, il terzo, questa volta per esclusiva e non per piattaforma. Il weekend calcistico, composto da 10 partite, verrebbe diviso in tre pacchetti (uno da quattro e gli altri due da tre partite) venduti in esclusiva, con la possibilità, per ogni player di acquistare al massimo due pacchetti.

Una soluzione, questa, che favorirebbe Sky (per la quale molti presidenti e lo stesso Malagò avrebbero una certa simpatia) che potrebbe mettere le mani su due pacchetti lasciando il terzo agli altri possibili acquirenti. Interessati alla vicenda sono, ovviamente Mediaset, ma anche Amazon, Perform e Mediapro, che spera però di riuscire a chiudere la partita con la sua attuale offerta da 950 milioni di euro e la creazione di un canale della Lega calcio, che potrebbe poi rivendere a sua volte le partite agli altri operatori.

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