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Se n'è andato un altro degli "angeli dalla faccia sporca" della nazionale argentina. Antonio Valentin Angelillo, ex attaccante di Inter, Roma e Milan è morto all'età di 80 anni, in ospedale a Siena. Il decesso è avvenuto venerdì scorso, ma solo oggi è trapelata la notizia.
Era cresciuto nell'Arsenal Lavallois, in Sudamerica, dove giocò anche con il Racing Club e il Boca Juniors. Arrivò nella penisola italica nel 1957 con Sivori e Maschio (con cui formava il trio degli angeli dalla faccia sporca). All'Inter nella stagione 58-59 fu capocannoniere con 33 reti, un record per il campionato a 18 squadre. Tuttavia non vinse lo scudetto, e non visse nemmeno il grande periodo di Helenio Herrera perché Angelillo con il tecnico due volte campione d'Europa non si trovò in sintonia. Il rapporto si incrinò a causa di una storia d'amore con una ballerina, che compromise un po' il rendimento dell'argentino. Venne così ceduto alla Roma dove collezionò 27 gol sparsi in 4 stagioni.
Le ultime soddisfazioni le visse al Milan. La maglia rossonera la vestì in due occasioni: 1965 e 1968. Quest'ultimo fu un anno gioioso, anche se lui segnò un solo gol in 3 presenze. Il Diavolo vinse infatti il campionato con Rocco in panchina e Rivera capitano. Quando si ritirò iniziò la carriera da allenatore, non incredibile per risultati. Così nel 1990-91 riprese il suo rapporto con l'Inter, divenne osservatore in Sudamerica e segnalò tra gli altri anche Javier Zanetti.
Il Milan lo ha ricordato così.
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