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I quotidiani sportivi in edicola questa mattina hanno fatto il punto della situazione societaria in casa Milan, fornendo gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda del rifinanziamento del debito in essere tra il club rossonero (120 milioni di euro più interessi) e la Rossoneri Sport Investments Luxembourg del proprietario e Presidente Yonghong Li (180 milioni di euro più interessi) ed il fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation.
L'altro ieri Yonghong Li ha versato gli ultimi 3 milioni di euro dell'aumento di capitale da 60 deliberato nell'aprile 2017: ora, come stimato dal Milan, ne mancano altri 30 per portare a compimento la stagione sportiva 2017-2018. Andranno versati entro giugno e una prima tranche è attesa entro la fine di questo mese, dal 23 in poi. Da quanto sta emergendo nelle ultime ore Elliott, fermo restando il rispetto dei doveri e delle obbligazioni da parte del Milan e del suo proprietario, starebbe dimostrando grande disponibilità e sostegno verso il club.
Se ci fosse bisogno di intervenire per dare una mano al Milan, Elliott ci sarebbe. Anche se ciò comportasse presentarsi tra un mese a Nyon, con l'amministratore delegato Marco Fassone, presso la sede della UEFA per garantire sulla solidità della proprietà rossonera in occasione dell'incontro per il settlement agreement. Ma non soltanto. Perché sembrerebbe anche che Elliott sia pronto a finanziare ulteriormente Yonghong Li, con un prestito di 35 milioni di euro, nel caso in cui l'imprenditore cinese non riuscisse a veicolare tutti i 30 milioni per chiudere l'annata entro giugno.
In sostanza, sebbene il debito della Rossoneri Sport Lux in tal caso salirebbe a 215 milioni di euro più interessi, Elliott farebbe da 'paracadute' ai cinesi, poiché, è comprensibile, non vorrebbe mai vedere depauperato un suo asset nel caso in cui, ad ottobre di quest'anno, si trovasse 'costretto' a rilevare il club di Via Aldo Rossi da Yonghong Li per eventuale inadempienza economica.
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