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Ieri sera il Milan è stato sconfitto dalla Juventus in un match giocato meglio dai bianconeri, ma su cui pesa qualche errore di valutazione da parte dell'arbitro Paolo Mazzoleni, le cui scelte fanno discutere. Del suo operato abbiamo parlato, in esclusiva, con l'ex arbitro Andrea De Marco, ecco cosa ci ha raccontato:
Iniziamo dall'episodio più controverso: dopo aver rivisto l'azione al VAR, Mazzoleni concede il rigore a Higuain, ma non ammonisce Benatia:
"Ci sta che dal campo l'arbitro potesse non vedere l'episodio, avendo fatto l'arbitro mi rendo conto delle difficoltà che ci potevano essere nel valutare il fallo di mano, questo è un segnale che il VAR funziona e funziona bene. E' stato giustamente richiamato da Fabbri e giustamente è andato a rivedersi l'immagine. Rivendendo le immagini c'erano tre possibilità: la prima è era quella di non dare nessun provvedimento disciplinare, se avesse ritenuto che il pallone non fosse stato comunque nella disponibilità di Higuain, nel caso in cui non fosse stata un'azione di attacco importante. Il secondo caso, Higuain aveva il pallone nella sua disponibilità, ma altri calciatori potevano intervenire, quindi non era una chiara ed evidente azione da gol ed era da giallo, oppure il terzo caso, quello in cui il fallo nega una chiara ed evidente occasione da rete e in questo caso era da valutare con il cartellino rosso. Secondo me Mazzoleni, anche guardando il poco tempo che ci ha messo nel valutare l'immagine al video, ha valutato solo il contatto con la mano, senza pensare all'eventuale provvedimento disciplinare. In questo caso, se mi fossi trovato al suo posto avrei dato la seconda ammonizione e quindi Benatia sarebbe stato espulso. Non mi sento di dire che fosse una chiara occasione da rete da rosso diretto, però sicuramente era un'azione importante. Anche se c'è da aggiungere che la sua interpretazione ci può stare, non avremo mai la certezza se il pallone sarebbe stato a disposizione di Higuain, è una situazione limite in cui potremmo rimanere a discutere a lungo, non è una situazione chiara e oggettiva, ma soggettiva, si può continuare a discutere senza trovare un accordo definitivo. Ripeto però, secondo me, che la decisione più semplice sarebbe stata un ammonizione vista l'importanza dell'azione".
L'espulsione di Higuain, arrivata con un rosso diretto dopo un giallo:
"Aspettiamo di leggere il referto, però visto l'atteggiamento avuto da Higuain credo che la decisione corretta sia il cartellino rosso diretto, non un doppio giallo, non si può discutere questo fatto. E' un atteggiamento che l'arbitro non può accettare in quel momento, dopo aver appena preso un ammonizione non è accettabile una reazione del genere, anche se poi vedremo cosa ci sarà scritto nel referto. Poi io ho sentito qualcuno di parlare di buon senso, di giustificazioni per una situazione che a livello psicologico possono aver influito, come il rigore sbagliato o il giocare contro la sua ex squadra, ma un arbitro secondo me è in campo per fare l'arbitro e deve prendere la decisione corretta per il momento, se non lo avesse fatto si sarebbero lamentati gli altri, soprattutto per un tema come le proteste, che sono facili da gestire in campo. Vista la dinamica dell'episodio Mazzoleni ha preso la decisione più corretta".
Il contatto nell'area bianconera tra Chiellini e Romagnoli:
"L'ho rivista, non mi sembra ci siano gli estremi per un calcio di rigore. E' stato fischiato un fallo a favore della difesa, però era un caso in cui sicuramente il VAR non sarebbe mai intervenuto, non credo che qualcuno avrebbe mai dato rigore in questo caso".
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