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Negli ultimi 10 anni sono tanti gli attaccanti che hanno vestito la maglia del Milan tra alti e bassi e molti di questi sono brasiliani. Alcuni hanno lasciato un buon ricordo, senza però riuscire a convincere definitivamente, altri invece sono stati poco più che meteore. Una cosa, però, li accomuna tutti in queste settimane: stanno tutti vivendo un buon momento con le rispettive squadre.
Il primo nome della lista è quello di Alexandre Pato: arrivato al Milan giovanissimo, nemmeno maggiorenne, il "Papero" è sicuramente il brasiliano che ha dato di più ai rossoneri, ma è anche stata una delle delusioni più concenti, visto quello che ci si aspettava da lui. L'attaccante classe '89, chiusa l'esperienza al Mila, ha girato il mondo senza mai riuscire a trovare la sua dimensione, approdando in fine in Cina al Tianjin Quanjian, ricca squadra del campionato cinese. Se le cose, per il club non vanno benissimo (12^ in campionato con 11 punti in 9 partite) non si può dire lo stesso per il brasiliano che ieri ha segnato il suo secondo gol (in 4 partite) regalando tre punti pesanti alla squadra, che è così riuscita ad abbandonare le zone più calde della classifica. Non è tutto però, perchè l'ex rossonero vanta 3 gol in 6 partite (uno ogni 158 minuti) nella Champions League asiatica.
Ultimo brasiliano a vestire rossonero, Luiz Adriano si è fatto ricordare dal popolo rossonero per la grinta messa in campo, ma soprattutto per i tantissimi gol sbagliati e per un ingaggio da 4 milioni di euro netti a stagione decisamente non adeguato alle prestazioni campo. Ceduto senza rimpianti allo Spartak Mosca l'ex rossonero in Russia è spesso decisivo. Se lo Spartak è secondo in classifica, a 4 punti dalla Lokomotiv, lo deve anche ai suoi gol (10) e ai suoi assist (8). Numeri importanti, a cui si devono aggiungere altri 5 gol tra Champions League, Europa League, Coppa di Russia e Supercoppa di Russia. Luiz, insomma, ha segnato in ogni competizione.
Tra i protagonisti dell'ultimo scudetto rossonero, nell'ormai lontano 2010/2011, Robinho è sbarcato in Turchia, nel Sivasspor, a fine gennaio e lotta per un posto in Europa League. Il suo contributo alla stagione del club di Sivas è stato a dir poco importante con 4 gol e 2 assist in 12 partite di campionato, con una rete ogni 189 minuti di gioco. Se a due giornate dalla fine del campionato il sorpasso al Trabzorspor, quinto in classifica, è ancora possibile il merito è anche suo.
Chiudiamo con Ricardo Oliveira. Arrivato al Milan per non far rimpiangere Shevchenko, il brasiliano è stata una meteora in rossonero, ma a 38 anni suonati vive una seconda giovinezza e a gennaio ha iniziato una nuova avventura all'Atletico Mineiro, primo in classifica (ma con un match in più) in questo inizio di brasilerao. Ieri, alla quarta partita con la nuova maglia, è arrivato anche il secondo gol, nel pareggio in rimonta sul campo del San Paolo. Ad aprile era stato protagonista assoluto con un gol e un assist contro il Vitoria.
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