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Ricardo Kakà, ex giocatore del Milan (307 gare, 104 gol), Pallone d’Oro nel 2007, è stato intervistato da ‘Grande Círculo’, trasmissione in onda su ‘SporTV’, e si è concentrato, in particolare, sui quattro anni trascorsi in Spagna, con poche soddisfazioni personali, nella fila del Real Madrid. Queste le dichiarazioni di Kakà:
Sull’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina dei ‘Blancos’, coinciso con il suo addio: “Nel 2013, quando arrivò in panchina Ancelotti, Florentino Pérez voleva cambiare la rosa acquistando molti elementi nuovi. Parlai col mister dicendo che avevo bisogno di giocare per andare al Mondiale e fu lui a consigliare di andare via e tornare al Milan”.
Su Cristiano Ronaldo: “È un fuoriclasse, ma anche una grande persona. Era sempre attento, premuroso e disponibile con tutti nello spogliatoio. Ok, forse un po’ vanitoso, ma si è sempre comportato bene. Mi ha aiutato tanto, incentivandomi anche durante le interviste. Una volta quando eravamo in ritiro a Los Angeles fece in modo di ottenere 15 telefoni cellulari e li diede a tutto il personale. Non ho mai avuto problemi con lui come con nessun altro compagno durante la mia carriera”.
Sul suo rapporto con José Mourinho: “Al Real Madrid il problema principale è stato che ho avuto poca continuità di impiego, soprattutto per gli infortuni. Con Mourinho ho avuto un buon rapporto. Avrei voluto giocare di più, ma lui preferiva schierare Mesut Özil. È una persona vera, è esattamente quello che si vede davanti alle telecamere. Ha i momenti in cui esplode, ma è molto intelligente. Tutto quello che dice nelle interviste è preparato, sa sempre alla perfezione ciò che vuole e deve dire. Con lui abbiamo vinto una Liga e fatto una semifinale di Champions League”.
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