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'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha ricordato come il Milan, giunto sesto in classifica e qualificatosi in Europa League dalla porta principale, aspetti con trepidazione la sentenza UEFA sulle sanzioni per il mancato rispetto, negli anni passati, del Fair Play Finanziario. La decisione del Club Financial Control Body della UEFA, che ha ascoltato l'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, visionato e giudicato la documentazione finanziaria prodotta dal club di Via Aldo Rossi, è infatti in arrivo. Forse già domani.
Lo stesso Fassone, intervenendo ieri a 'Radio1', ha voluto toccare questo delicato argomento: “Mi attendo una sanzione economico-sportiva perché la violazione c’è stata. Fininvest è coinvolta con noi, conosce tutto l’iter, parteciperà in qualche modo, sarà messa a conoscenza di tutto ciò che accade e poi ci sarà una discussione interna fra noi e loro per vedere come gestire le sanzioni”. La multa, dunque, ha proseguito la 'rosea', potrebbe aggirarsi tra i 15 e i 20 milioni e la proprietà cinese potrebbe chiudere a Fininvest di condividerla.
Da ambienti vicini a Fininvest, tra l'altro, filtrerebbe come i rapporti con Fassone siano ottimi e vi sia disponibilità a parlarne ma un tavolo di discussione in merito verrebbe aperto soltanto nel momento in cui arriverà il verdetto UEFA e, nel caso, dall'entità della somma che, eventualmente, richiederebbe il Milan. Fassone, però, non ha parlato soltanto di FFP, ma anche della strategia che il club rossonero adotterà sul mercato quest'estate, dopo aver investito 230 milioni dodici mesi fa e rifatto la rosa da capo a piedi.
“L’anno scorso è stato necessario rifondare, ora servono innesti pianificati e molto ridotti. Diciamo 2-3 giocatori, per migliorare la squadra e rinforzare la panchina, perché le avversarie che ci sono arrivate davanti a un certo punto delle partite avevano cambi di qualità che possono fare la differenza – le parole di Fassone -. Sarà un mercato molto più prudente, mirato e selettivo, anche perché i paletti del Fair Play Finanziario saranno molto più restrittivi. L’idea è quella del consolidamento”.
In uscita, invece, il nome 'caldo' è sempre quello di Gianluigi 'Gigio' Donnarumma: anche in questo caso, Fassone è stato schietto, sincero e trasparente sulla situazione del numero 99 rossonero. “Con agente e famiglia c’è un discorso aperto da tantissimo tempo, noi speriamo che decida di restare. Poi, si sa, nel calcio le strade sono tante, nessuno deve rimanere a dispetto dei santi. La cosa essenziale, nel caso, è che ci siano offerte congrue e lui voglia andarsene: a quel punto il Milan non si opporrebbe. In caso contrario resterebbe un pilastro per i prossimi anni”. E Jesús Suso? “Ha una clausola, che se lui decide può essere esercitata. Sarebbe importante se restasse, ci abbiamo parlato, ma siamo in attesa. Il Milan comunque non ha mai ricevuto offerte per nessuno da nessuno”.
Resterà sicuramente invece al suo posto Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo che ha avuto il merito di promuovere, nello scorso novembre, Gennaro Gattuso alla conduzione della Prima Squadra. Una mossa che ha pagato i suoi dividendi: “Gattuso è stato molto capace e importante dentro lo spogliatoio. Ha saputo motivare i giocatori, quando è arrivato a dicembre c’era la depressione che serpeggiava e lui ha ricostruito ambiente e armonia”, ha concluso Fassone.
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