MOTO PERPETUO
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“Forza Milan!”, cinque cose da leggere questo mese
Il personaggio di copertina di questo mese è Franck Kessie, il giocatore più utilizzato del campionato, uno per il quale non esiste la parola «turnover». Il centrocampista ivoriano è instancabile in campo e... davanti alla Play Station: "Mi schiero sempre titolare, sono il capitano della mia squadra e calcio tutte le punizioni e i rigori, devo segnare per forza!" ha raccontato ridendo all'inviato di «Forza Milan!». Prima della partita, sul pullman diretto allo stadio, si siede in coda e ama fare scherzi ai compagni per stemperare la tensione: Kalinic e Zapata le sue vittime preferite.
LA FAVOLA DI DONNARUMMA
Un altro dei personaggi intervistati è Antonio Donnarumma, la cui vita ha avuto una svolta nel giro di poche settimane tra l'ottima prestazione nel derby di Coppa Italia e la nascita del primogenito. "Stento ancora a credere di avere tra le braccia un bambino, una creatura che mi guarda e sembra già sorridermi. Un'emozione forte da condividere con Stefania (la sua compagna, n.d.r.) e il resto della famiglia". Compreso il fratello Gigio, tornato ai livelli della scorsa stagione: "Ha subito pressioni molto forti ma non ha mai perso la serenità. È sempre stato il suo grande pregio".
DINHO DI NOI
Dopo Kaká, ha annunciato il suo ritiro dal calcio un altro campione brasiliano molto amato dai tifosi rossoneri. Ronaldinho è stato un artista del pallone e il pubblico di San Siro ha potuto godere delle sue magie dall'estate 2008 all'inverno 2011: due anni e mezzo inaugurati dal gol decisivo nel derby e proseguiti con innumerevoli giocate di classe. Una facilità di calcio che faceva sembrare il link tra occhi e palla come la cosa più naturale del mondo, perché i suoi no look da videogioco ipnotizzavano in campo e sugli spalti. In altre parole, la fantasia al potere e il potere della fantasia. Boa sorte, Dinho.
L'ULTIMA SFIDA DEL RE LEONE
L'ascesa di George Weah alla presidenza della Liberia apre un nuovo capitolo della vita dell'ex attaccante rossonero, ricordato per alcuni gol passati alla storia come quelli segnati a Torino contro la Juventus nella stagione del Centenario e a San Siro di fronte al Verona, partendo dalla propria area di rigore. Una storia di trionfi, prima in campo e poi in politica. Ma il compito che lo attende nei prossimi anni alla guida del suo Paese è una partita ben diversa, molto più lunga e difficile: altro che superare in velocità i difensori, com'era abituato a fare nelle giornate migliori.
PRINCIPE DI UN'ERA
Una lunga intervista con Ezio Indiani che dal 2005 dirige il Principe di Savoia, l'hotel più esclusivo di Milano. Tifoso rossonero, nel corso degli anni ha avuto modo di conoscere molti dirigenti e giocatori diventati clienti del prestigioso albergo. "Ibrahimovic non ha un carattere facile ma adorava il Milan e Milano. Seedorf è molto in gamba, un signor imprenditore. Ma se devo indicare il campione più affascinante, non ho dubbi: David Beckham. Educatissimo con tutti, il giorno prima di partire si mise a disposizione del personale per firmare autografi e scattare selfie".
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Fonte: acmilan.com
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